Milano: in arrivo 36 milioni di euro dall’Unione Europea per lo sviluppo urbano sostenibile

Si chiama “Pon Metro” ed è il Programma operativo nazionale, attraverso il quale L’Unione europea ha stanziato circa 900 milioni di euro a favore delle 14 città metropolitane.

Finalità, il rilancio dello sviluppo urbano sostenibile per migliorare da un lato la qualità dei servizi, dall’altro promuovendo l’inclusione sociale. Milano, nello specifico, vedrà arrivare 36 milioni di euro che saranno destinati alle periferie per sviluppare progetti dedicati all’abitare, alla mobilità dolce, ma anche all’informatizzazione dei servizi e alla valorizzazione sociale degli spazi. Filo diretto per i fondi che arrivano direttamente ai Comuni metropolitani senza passare dalle Regioni, è la prima volta che questo avviene. Si tratta, secondo l’assessore Benelli (Casa e Demanio): “Di un riconoscimento importante che identifica le Città metropolitane come territori-chiave per la crescita e lo sviluppo urbano intelligente, inclusivo e sostenibile”. Sono sei le aree tematiche alle quali saranno destinate i fondi in arrivo, che rappresentano come ha precisato Benelli il 14 aprile durante la presentazione del  ‘Pon Metro Milano’: “Un’eredità importante alla città e alla prossima Amministrazione”. I progetti dedicati agli “Spazi per l’abitare” (10.265.625 euro) riguarderanno sia la riqualificazione di spazi e immobili, sia l’informatizzazione dei servizi rivolti agli inquilini delle case popolari e l’ampliamento dell’Agenzia sociale per la Locazione.

Per i progetti dedicati agli  “Spazi dell’appartenenza, della condivisione e dell’inclusione” (8.587.500 euro), saranno ristrutturate e recuperate strutture pubbliche in disuso per programmi sociali e culturali oltre la ristrutturazione di appartamenti confiscati alla mafia, sarà incrementata l’offerta abitativa per persone con disabilità motoria e sensoriale, in ultimo si procederà allo sviluppo delle pratiche e delle economie della condivisione. “In particolare la nostra azione - ha precisato l’assessore Pierfrancesco Majorino - sarà rivolta alle persone in condizioni di grave emarginazione come i senzatetto, alle persone con disabilità motoria e sensoriale e agli anziani, per dar loro nuove opportunità di vita autonoma”. I progetti relativi agli “Spazi della sicurezza (3.750.000 euro) e Spazi delle connessioni(6.335.625 euro)”.

Per quanto riguarda i primi è previsto un piano per migliorare l’illuminazione pubblica nei quartieri e dove occorre la collocazione di nuovi punti luce, saranno anche installate telecamere di sicurezza e pannelli informativi, i pali dell’illuminazione pubblica si trasformeranno in strumenti attivi di comunicazione. Riguardo le “connessioni” sarà incrementata la rete ciclabile cittadina con la creazione di una pista lungo Corso Sempione che arrivi a Piazza Firenze e che si congiungerà con il percorso già esistente sull’asse Duomo-Arco della Pace.

Lasciamo alla città due importanti progetti - ha precisato l’assessore Pierfrancesco Maran - che renderanno i quartieri più sostenibili dal punto di vista della mobilità e più confortevoli per quanto riguarda l’illuminazione”.

Infine, i progetti relativi agli “Spazi dell’innovazione (4.687.500euro) e dell’agenda digitale (3.093.750 euro)”. Riguardo l’innovazione sarà determinato uno spazio pubblico di circa 1.000 mq all’interno del quartiere Lorenteggio, che sarà completamente ristrutturato e dotato di beni e tecnologie atti all’erogazione di servizi innovativi, mentre l’agenda digitale darà un supporto alla digitalizzazione e all’innovazione dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni della Città metropolitana a cittadini e imprese, al fine di portare avanti la semplificazione amministrativa a Milano e nella Città metropolitana. “Utilizzeremo le risorse destinate all’innovazione - ha spiegato l’assessore  Cristina Tajani - per restituire alla città uno spazio pubblico dove prenderanno forma le richieste dei cittadini, un luogo fisico d’inclusione sociale che riunirà servizi, prodotti e modelli che rispondano ai bisogni della comunità.” 

Manuelita Lupo