Con la “cultura” si mangia?

La cultura in Periferia? 100 teatri, 100 centri culturali e 50 biblioteche

Una presenza consistente, ma un po’ marginalizzata, che fatica a diventare “sistema”.
Qualcuno ha detto che “con la cultura non si mangia”. Avrà avuto le sue buone ragioni. Ma, estremizzando un po’ il concetto, per una comunità di persone che vive nello stesso territorio, la cultura, le espressioni artistiche nelle loro varie articolazioni, sono un po’ come l’educazione e l’istruzione per un bambino. Certo, se un bambino non mangia, soccombe. Ma, se famiglia e comunità sociale non gli assicurano anche educazione e istruzione... gli esiti sono spesso devastanti.

FUTURO PERIFERIE. LA CULTURA RIGENERA
A questo proposito, segnaliamo il Convegno “Futuro Periferie. La Cultura rigenera” organizzato dalla Direzione generale arte e architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (8 giugno, Roma). Nell’ambito di un intenso programma, da Milano sono previsti gli interventi di Filippo Del Corno (assessore alla Cultura del Comune di Milano), Serena Sinigaglia (Teatro ringhiera), Andrea Capaldi (Mare culturale urbano) e Paolo Gorlini (CasciNet).
Rappresenta una sollecitazione da cogliere per promuovere un approfondimento del tema, declinandolo “a partire dalle periferie”, con la possibilità di individuare anche qualche contributo e segnalare qualche proposta da attuare a Milano. 

UNA STORIA DI 600 CONCERTI
Ciò, anche alla luce dell’esperienza diretta maturata sul campo da Consulta Periferie Milano con 600 concerti gratuiti promossi complessivamente in questi ultimi anni nei diversi quartieri periferici della città. E in questo 2017 sono oltre “100 Concerti per le Periferie” (info: www.periferiemilano.com) proposti alla cittadinanza in 40 sedi, anche grazie alla condivisione di 50 associazioni ed enti che operano sul territorio, nonché alla partecipazione di 40 cori amatoriali, disponibili ad andare anche nelle corti dei quartieri popolari, un’opportunità che anche i gestori Aler e MM spa dovrebbero utilizzare. 
Ma, anche a seguito della recente presentazione (23/3) dello studio “La Periferia della Cultura” elaborato dal Centro studi periferie promosso da Consulta periferie Milano. Che ha evidenziato una realtà culturale piuttosto ramificata nelle periferie della nostra città, tra l’altro con 100 teatri, 100 centri culturali e 50 biblioteche. 

SISTEMA CULTURALE
Un “sistema culturale” che, associando strutturate presenze professionali a un microcosmo di iniziative promosse a titolo di volontariato, costituisce - al di là di importanti eventi cittadini - una presenza quotidiana, indispensabile punto di riferimento socio-culturale nelle periferie di Milano che deve essere sempre più conosciuto, compreso e sostenuto dalla nostra città.

COMUNICAZIONE E AFFISSIONE
Peraltro, c’è un grosso deficit informativo. Nell’articolata e convulsa dinamica di una metropoli, seppur piccola, come Milano, la comunicazione non è semplice. Eppure, il Comune di MIlano potrebbe offrire una parte della soluzione ed a “costo zero”: destinare un significativo numero di spazi di facile accessibilità agli abitanti, magari quelli meno tecnologicamente attrezzati, per l’affissione diretta gratuita regolamentata, nelle numerose Bacheche zonali e in spazi dedicati nei Mercati comunali coperti e nei mezzanini delle Stazioni della Metropolitane. Spazi che potrebbero essere messi a disposizione anche da esercizi commerciali, consentendo ai “clienti” la conoscenza delle iniziative zonali.
Walter Cherubini

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