Due artisti alla Triennale

Francesco Somaini e Gillo Dorfles

Giovedì 12 gennaio sono state inaugurate in contemporanea alla Triennale di Milano una mostra di scultura dedicata a Francesco Somaini e una rassegna di disegni dell'artista e studioso Gillo Dorfles.
Somaini, nato a Lomazzo (Como) nel 1926 e giovane allievo di Manzù a Brera, con le sue sculture in conglomerati di ferro giunge alla notorietà nel 1959 quando consegue il 1° premio alla Biennale di San Paolo del Brasile. Da una scultura astratto-informale (ne è esempio il Monumento ai Marinai d'Italia nella nostra città, nel Largo omonimo), si porta a opere arricchite di elementi simbolici e antropomorfi che egli denomina “Carnificazioni di architettura” (1974-'76).
Nei suoi lunghi viaggi di lavoro negli States, Somaini coglie la modernità di New York, il suo particolare skyline e medita un punto di incontro tra arte e architettura, ovvero l'inserimento di un imprevedibile fattore umano tra i grattacieli delle grandi Avenue. Proprio questa attività progettuale è l'oggetto della mostra “Francesco Somaini. Uno scultore per la città. New York 1967-1976”. Nella rassegna figurano sculture, disegni e una serie di fotomontaggi di enormi sculture antropomorfe inserite tra edifici metropolitani.
Somaini è stato un grande sperimentatore, dall'uso di getti di sabbia a forte pressione fino all'utilizzo di una “matrice” scolpita che a sua volta genera, in negativo, una “traccia”. Matrice e traccia sono espressione del dinamismo intrinseco all'opera. Un esempio di questo metodo di lavoro è la Porta d'Europa in marmo bianco di Carrara e travertino, situata nelle vicinanze del casello autostradale di Como sud. Costituita da due monoliti, uno, in positivo, rappresenta l'abbondanza e l'altro, con le forme cave impresse dal primo, in negativo, è la carestia; i bocchi marmorei sono uniti da un'architrave.
Lavori di grandi dimensioni dello scultore lombardo sono presenti in Giappone, negli States, in Svizzera, in Olanda e numerosi nel nostro paese.
Al piano sottostante della Triennale, la rassegna di disegni di Gillo Dorfles, che con i suoi 106 anni non finisce di stupire per l'inesauribile creatività. “Vitriol”, titolo della mostra, è un personaggio che, sgorgato dall'inconscio dell'artista prende forma sulla carta, circondato da citazioni che suggeriscono la ricerca della pietra filosofale, il mistero della vita. Vitriol stesso è l'acronimo usato dagli alchimisti dei secoli passati e si può tradurre in questo modo: “Visita l'interno della terra e, con successive purificazioni, troverai la pietra nascosta”. Suggestivo è l'ammonimento di Dorfles.
Entrambe le mostre chiudono ai primi giorni di febbraio.
Vittoria Colpi

L'INGLESE CANTANDO

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni

L'Osteria degli Orchi

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni