“Il potere ce l’ho io”, dice l’imperatore Caligola. Nel più bel testo teatrale di Albert Camus, incentrato sul delirio del potere, - sottolinea Annig Raimondi- emerge il contrasto irrimediabile fra individuo e politica. Con lei in scena Maria Eugenia D’Aquino, Riccardo Magherini, Alessandro Pazzi, e Antonio Rosti. Caligola, forse pazzo o geniale, sconvolto dalla morte della sorella con cui aveva un rapporto incestuoso, perde ogni controllo e fa decadere l’Impero. Cancella i tabù e demistifica la natura degli uomini: incarna la violenza e il male per mostrare che tutto è come appare. Caligola detesta l’ipocrisia del sistema e dell’umanità che lo circonda. Al suo fianco solo una donna,  che s’innamora della sofferenza e della follia dell’imperatore. Quanto noi conosciamo di Caligola è filtrato e inquinato dai secoli – continua la regista - Il suo progetto ha un senso e una direzione. Tramite la morte, restituire la vita. Un monito a saper cogliere  bellezza, purezza e amore in ogni istante dell’esistenza. Le musiche dello spettacolo rientrano nel percorso che da anni Pacta sviluppa con il compositore Maurizio Pisati. Qui gli attori condividono il palco col loro doppio vocale elettronico, e in dialogo diretto col disegno luminoso. Per la Rassegna di Teatro per ragazzi, il 18 aprile alle 16: Il regno di Golosonia, Età consigliata dai 4 ai 10 anni.