Trovare e premere i punti

I punti di pressione utilizzati in molte attività di riequilibrio energetico, quali lo Shiatsu, il Jin Shin Do, e l’Agopuntura, sono degli avvallamenti nella struttura fisica, dei veri e propri “pozzi energetici”.

Trovare un punto è un po’ come localizzare una parte del corpo che prude: nel momento in cui ci siamo sopra sappiamo dov’è esattamente, a meno che non ci sia un blocco tale che l’area è diventata insensibile, nel qual caso si “risveglierà” con il contatto. I punti sono generalmente più sensibili alla pressione di altre aree; le aree  dove l’energia ristagna o è bloccata sono generalmente ancora più sensibili. Quando i punti si rilasciano, diventano più morbidi e aumenta la loro temperatura. Oppure si percepisce una sensazione di movimento, di flusso, o una lenta pulsazione. Quando cerchiamo di localizzare un punto non ci basiamo troppo sulla descrizione anatomica, che non è nient’altro che una mappa (e, come dice la Programmazione Neurolinguistica …”La Mappa non è il Territorio”…). La mappa spiega come avvicinarsi al punto, ma per localizzarlo esattamente è necessario osservare attentamente i segnali che si incontrano lungo il percorso che porta al punto. Occorre chiedere informazioni al corpo. Utilizziamo l’emisfero sinistro (attivo, funzione analitica) per muovere il dito nell’area descritta dalla mappa. Poi lasciamo che l’emisfero destro (ricettivo, funzione generale) “ascolti” e “osservi” attraverso la punta del nostro dito. Se teniamo il punto in modo recettivo, senza “fare” nulla, “si illuminerà”, “ci parlerà”, “ci lascerà entrare”. A questo punto è possibile aumentare gradualmente la pressione. Mentre eseguiamo un trattamento di digitopressione, chiediamo al ricevente se desidera una pressione maggiore o minore, se sente il desiderio che ci spostiamo più in alto, più in basso. La “giusta pressione” dipende dal tipo di punto e dalla persona che riceve il trattamento. Certi punti, quando premuti, danno sensazioni uniche , inconfondibili anche per chi riceve, e che può confermare. Provare per credere! Si può prendere appuntamento per una prova di trattamento di Jin Shin Do, oppure si può dedicare la mattina del 29 Ottobre per partecipare alla prima lezione del corso, per poi decidere se iscriversi e restare. Basta semplicemente contattarci o venire a trovarci in Via Tartini 38.

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