Municipio 2 Milano – Quartiere Adriano

Riceviamo e in parte pubblichiamo

Dopo mesi di segnalazioni e trattative il Giudice fallimentare ha finalmente ceduto l’incompiuta RSA sita tra via Mulas e via Tremelloni. Ora però non ci sono più scuse che reggano: la nuova proprietà e il Comune garantiscano la sicurezza dei cittadini – hanno dichiarato Samuele Piscina (presidente del Municipio 2 di Milano) e Luca Lepore (assessore all’Urbanistica).
La struttura doveva essere realizzata a scomputo oneri per il Comune di Milano, ma non è mai stata terminata a causa del fallimento edilizio dell’impresa di Pasini, diventando di fatto un ecomostro all’interno del quale chiunque può accedere abusivamente senza alcun tipo di controllo o impedimento. 
“Nel corso degli anni i cittadini hanno più volte segnalato la pericolosità dello stabile dove la scorsa estate era stato tentato lo stupro di una ragazza ed erano stati appiccati degli incendi, ma le richieste dei cittadini sono sempre rimaste inevase. Il problema è evidentemente causato dalle continue occupazioni abusive. All’interno dello stabile si possono infatti trovare alloggi di fortuna di balordi, di extracomunitari o di senza fissa dimora e le segnalazioni degli episodi di microcriminalità nel quartiere sono frequenti”. 
Il Municipio 2 sin dall’inizio del mandato si era impegnato a sollevare il problema e a chiedere a gran voce che venisse garantita la sicurezza dei cittadini, il decoro del quartiere e che lo stabile fosse assegnato, ma la problematica non era mai stata seriamente affrontata dal Comune e dal Giudice fallimentare.
Le scusanti e i rimpalli di responsabilità sono stati numerosi e imbarazzanti, ma ora che l’area è stata finalmente venduta per una cifra che si aggira attorno a 1 milione di euro, - concludono i 2 esponenti – le giustificazioni non sono più ammesse. A questo punto la nuova società proceda immediatamente a chiedere lo sgombero dello stabile e a effettuare la chiusura degli accessi realizzando una recinzione adeguata, oppure intervenga tempestivamente il Comune con un’ordinanza ai sensi dell’art. 12 del Regolamento Edilizio. Se invece tra le priorità dei due soggetti non è compresa quella di garantire l’ordine pubblico all’interno e intorno allo stabile, come tra l’altro le istituzioni hanno dimostrato nel corso degli ultimi anni, lo dichiarino ufficialmente, perlomeno i cittadini sapranno di non doversi aspettare nulla di diverso da questa cessione.
Regolamento Edilizio del Comune di Milano - art. 12: I proprietari o i titolari di diritti sui beni in stato di abbandono devono provvedere alla custodia, alla manutenzione e al decoro degli stessi, anche al fine di evitare fenomeni di degrado urbano, occupazioni abusive, nonché situazioni di pericolo per l’ordine pubblico, l’integrità fisica della popolazione e la sicurezza urbana. Le aree devono essere adeguatamente recintate….L’Amministrazione Comunale, qualora accerti che lo stato di abbandono, di degrado urbano e di incuria delle aree e/o degli edifici determina pericolo per la sicurezza, o per la salubrità o l’incolumità pubblica, oppure disagio per il decoro e la qualità urbana, diffida i soggetti di cui al precedente comma ad eseguire interventi di ripristino, pulizia e messa in sicurezza delle aree, nonché di recupero degli edifici sotto il profilo edilizio, funzionale e ambientale.

Samuele Piscina
Presidente del Municipio 2 di Milano

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