Lettere al direttore

Una lettera di un nostro lettore diretta al direttore.

Gentile direttore e gentile redazione di VivereMilano sono vostro lettore da più di dieci anni.
In questi ultimi mesi, come anche voi avrete potuto notare, fervono in città i preparativi per Expo, con quasi ogni angolo di Milano interessato a lavori d'imbellimento o di riammodernamento (che questi lavori sarebbero dovuti finire un bel po' prima è un altro discorso...).
Oltre agli interventi di risistemazione, si è potuto assistere anche a un altro aumento, vale a dire quello dei turisti in città che, in quest'ultimo periodo, cominciano ad affluire sempre più numerosi.
Quest'avanguardia di visitatori, oltre alla soddisfazione per il ruolo di protagonista europea e mondiale che Milano si sta riprendendo, mi ha fatto però pensare a un problema logistico, vale a dire come i turisti raggiungeranno la sede dell'Espozione universale, collocata al capolinea Rho della metropolitana M1.
Secondo quanto ho potuto apprendere dai giornali, nei sei mesi dell'Esposizione sono previsti in città circa 20 milioni di visitatori, che si recheranno all'interno del sito fieristico prevalentemente con la metropolitana.
Facendo due calcoli, le presenze sulla linea rossa aumenterebbero in media di circa centomila unità al giorno, con in più la considerazione che in orari di punta e nei giorni di vacanza questo numero lieviterebbe, e di molto.
Questo aumento però non sarebbe un grande problema, se solo la linea rossa non avesse, oltre alla ramificazione per Rho, anche quella per Bisceglie.
A causa di ciò, infatti, i tempi di attesa verso i due capolinea raddoppiano, essendo i treni alternati verso le due direzioni.
La prospettiva che mi preoccupa è quindi quella di trovarsi dei treni verso Bisceglie semivuoti e dei treni verso Rho stipati all'inverosimile, con una situazione che sarebbe sempre a rischio collasso.
Per ovviare a tale problema, che inevitabilemente si presenterà nei mesi di Expo, espongo quindi due proposte a mio avviso piuttosto semplici e di buon senso: la prima prevede di dare la priorità ai treni in direzione Rho-Fiera, portando il rapporto dall'attuale 1:1 a un più funzionale 1:4 o 1:5.
La seconda, più radicale, prevede la chiusura semestrale del tratto metropolitano per Bisceglie e la sua sostituzione con una rete di autobus che farebbero lo stesso percorso fino alla biforcazione di Pagano.
Essendo una persona non competente in materia, non so se le mie due proposte sarebbero attuabili tecnicamente; capisco inoltre le eventuali proteste degli abitanti nei pressi delle fermate collocate sul ramo metropolitano di Bisceglie, che vedrebbero sconvolta la loro routine, in aggiunta ai disagi che già i milanesi hanno dovuto sopportare per i lavori connessi a Expo.
Tuttavia, a mio modesto avviso, l'Esposizione universale è un'occasione unica per il rilancio dell'economia e dell'immagine della nostra città, che non va sprecata per nessun motivo.
Che ricordo dell'Expo potrebbero conservare quei turisti che arriverebbero al sito espositivo in vagoni più simili a scatole di sardine che a carrozze di treni?
E in più, se ci fossero ripetuti guasti dovuti a questo sovraccarico di persone, che figura ci farebbe la nostra città?
Per evitare tali rischi concreti, lancio quindi queste mie proposte, sperando che siano recepite dalle istituzioni competenti.
Silvio Ferriti

(ndr: Le riflessioni fatte dal nostro lettore ci sembravano sensate e degne di attenzione; abbiamo quindi contattato l'ufficio stampa Atm, il quale ha dichiarato che, per ora, non sono previste misure che vanno nella direzione suggerita dal nostro lettore).

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