La poesia della notte

Francesca Moccia
Dal Volume “ Wilderbeast” EDB Edizioni 2013 Milano
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E mi venne alla mente
rimanevi in piedi, lontano mi sforzavo di vederti
c'era silenzio, sistemo gli sfondi, ti sento
correre. Apri una valigia continui a
scuotere la testa - scavavi -
Non pensavo, riuscivo a non decidere
         
o

Apro la risposta, sospesa al perduto
faccio risalire le ore e il tempo
è popolazione viva-
Sfido la scena rielaboro il copione e recito
fino all'ultima riga.
Dove dentro vuol dire lontananza e le linee
del respiro hanno la stessa sincronia
innocente della nascita.

Leggero trasforma il dolore e i due punti
che io immagino lontani si uniscono