APPROVATI I CRITERI GENERALI PER IL FUNZIONAMENTO DEI DATI APERTI DEL COMUNE DI MILANO

L’obiettivo è disciplinare il funzionamento dell’intero ecosistema open data, dal Comune di Milano alle partecipate sino all’intero tessuto cittadino

Raccontare la città e le sue trasformazioni grazie all’uso dei dati aperti del Comune di Milano, delle sue partecipate e delle realtà che animano il tessuto cittadino, proseguendo nel solco della trasparenza. 
La Giunta comunale ha approvato con una delibera i criteri generali per il funzionamento dell’ecosistema Open data del Comune di Milano: lo scopo è quello di disciplinare criteri e modalità di lavoro per il rilascio dei dati in formato aperto dell’Amministrazione comunale, grazie al coinvolgimento di tutte le direzioni e di tutte le società partecipate.
Il nuovo documento aggiorna la delibera che nel 2012 ha lanciato il primo portale Open data e consolida un lavoro già avviato lo scorso anno con l’approvazione delle linee di indirizzo in materia di open government e di promozione e sviluppo della partecipazione civica. 
I criteri generali per la valorizzazione del patrimonio informativo comunale si sviluppano in due direzioni: quella interna, va di pari passo con il processo di trasformazione digitale dell’Amministrazione comunale, e prevede dialogo e collaborazione di tutte le direzioni, e una modalità di consultazione rapida delle informazioni da parte di cittadini e professionisti. Una best practice in tal senso è già il Geoportale del Comune di Milano, che fornisce informazioni utili e georeferenziate a disposizione di cittadini, tecnici, ingegneri e sviluppatori, oltre a consentire una gestione più agile delle informazioni per fornire risposte più aderenti ai bisogni dei cittadini.
Guardando all’esterno, la regolamentazione del sistema di dati aperti contribuisce in maniera significativa ad attivare un processo di trasparenza e apertura dell’Amministrazione nei confronti della città. Liberare e rendere accessibili e riutilizzabili i dati consentirà anche a cittadini e professionisti dell’informazione di avere visualizzazioni periodiche dei principali indicatori che caratterizzano Milano con le sue attività produttive, di promozione e innovazione sociale, di sviluppo tecnologico.
Questi i principali passaggi per raggiungere l’obiettivo:
- massimizzare gli automatismi, ad esempio attraverso la creazione di Api e datalake, metodi di lavoro che semplificano e potenziano l’archiviazione, la gestione e l’analisi dei Big Data;
- alimentare il portale Open Data del Comune di Milano anche con contenuti non di proprietà dell’Amministrazione, grazie alla collaborazione con altri attori dell’ecosistema e alle community Open Data;
- individuare collaborazioni con Città Metropolitana e Regione Lombardia per attivare sinergie per valorizzare i dati del territorio
- avviare incontri aperti con community e sviluppatori, anche coinvolgendo il sistema universitario milanese per incentivare il riuso dei dati per nuove applicazioni servizi in ambiti innovativi, come ad es. la manifattura digitale;
- contribuire al sistema di monitoraggio della qualità dei servizi resi ai cittadini.
È molto importante creare un unico ecosistema che metta insieme le diverse direzioni del Comune con l’ingente patrimonio informativo posseduto dalle sue società partecipate - ha commentato l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data Lorenzo Lipparini  -  Con questo atto di Giunta abbiamo inoltre allargato il perimetro di azione: i contratti di servizio con fornitori e concessionari, se produttori di dati, dovranno contenere una clausola che li impegni a fornire dati in formato aperto.

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