GIOVANI E SPORT. MA LE PALESTRE?

Fruizione delle tante strutture scolastiche da parte delle società sportive

L’associazione sportiva Osber è riuscita finalmente a risolvere il problema della palestra, utilizzando quella dell’Istituto Lagrange. Ma, risolta la questione, rimane il problema strutturale della fruizione delle tante palestre scolastiche da parte delle società sportive di pallavolo e pallacanestro. Dopo un po’ di peripezie, per i ragazzi dell'Osber, polisportiva della Comasina nata nell’ambito della parrocchia San Bernardo, gli allenamenti riprenderanno nella palestra dell'istituto superiore Lagrange di via Litta Modignani 65, grazie all’assenso del Consiglio d’Istituto. Si tratta di cinque squadre che giocano a basket e a pallavolo in orario serale: 80 atleti amatoriali, italiani e stranieri, da under 14 anni fino a 30 anni, studenti e lavoratori che si allenano anche dopo le 22 e che non possono usufruire della palestra dell'oratorio per problemi di inquinamento acustico. 
Peraltro, si tratta di un ritorno, perché la palestra era già utilizzata da 15 anni. Ma, negli ultimi due anni, era capitato che la palestra - occupata tutte le sere da 2 a 3 società, in base a un calendario inviato dalla Città Metropolitana - fosse ritrovata al mattino sporca, con parti danneggiate, attrezzature mancanti. Così il Consiglio d'Istituto decise di non consentire l'accesso a società esterne. Palestre per lo sport
Peraltro, al problema risolto corrisponde una situazione di indeterminatezza riguardante l’utilizzo delle palestre scolastiche, molte delle quali sono sottoutilizzate, mentre le società sportive cercano spazi per far giocare proprio gli stessi ragazzi che alla mattina frequentano la scuola e in serata mettono maglietta e scarpette e praticano sport. Insomma, un po’ un paradosso per una città come Milano che si candida a ospitare le Olimpiadi invernali.
Poi, un altro punto da affrontare è quello della disponibilità di strutture coperte per le ragazze e i ragazzi che praticano l’attività “agonistica”: non stiamo parlando di Serie A o professionismo, bensì dell’attività sportiva praticata nell’ambito delle federazioni di Pallavolo e Pallacanestro. Si tratta di un complesso di cento società sportive per un totale di diecimila giovani che a Milano hanno difficoltà a trovare palestra e, quindi, è necessario avere nuova impiantistica sportiva, anche coperta.
Progetto“Scuole Aperte”
Allora, segnaliamo che il progetto “Scuole Aperte” del Comune di Milano, rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, mira a stimolare iniziative educative, ludiche, culturali e sportive. Ciò, anche ampliando l’orario di apertura delle scuole nei pomeriggi, nei fine settimana e nei periodi di chiusura scolastica, in modo che siano a disposizione del territorio. 
A tale proposito, è stato ormai più volte segnalato - per esempio nel corso della 10ª Convenzione delle Periferie (novembre 2016), nonché in Commissione Periferie del Consiglio comunale di Milano (maggio 2017) - che un significativo contributo alla soluzione del problema potrebbe essere conseguito nell’ambito della costruzione di nuove scuole (al momento una decina a Milano) e delle relative palestre, che prevedono anche ingressi separati da quelli degli ambienti scolastici. In particolare, i campi dovrebbero essere di misura un poco più grande di quelli normalmente realizzati. Insomma, con qualche metro in più, potremmo avere un po’ di impianti sportivi in più. Ma, al momento si segna il passo.

Walter Cherubini 
Centro studi ConMilanoOvest

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