Marina Massironi
- 03 dicembre 2017 Cronaca
Marina Massironi sta portando a teatro "Favole al telefono", la bravissima attrice interpreta una selezione di storie per bambini scritte anni fa da Gianni Rodari, a cui Omegna sul lago d'Orta ha dato i natali.
Marina Massironi che i natali li ha avuti a Legnano, è nota al grande pubblico televisivo a partire dai primi anni Novanta, dapprima su Rai Tre con il programma "Su la testa" (1992) e poi con "Mai dire gol", Italia Uno, nella stagione 1995-1997, attrice comica a fianco degli altrettanto comici Aldo, Giovanni e Giacomo. Quest'ultimo - che fu anche suo marito fino a pochi anni prima e con il quale esordì sul palcoscenico nel 1984, solo due anni dopo avere intrapreso gli studi di recitazione - la portò poi con sé quando ebbe occasione di conoscere un'altra coppia di comici: quella costituita da Aldo e Giovanni, con un Aldo provvisto allora di meno anni e più capelli nonché sprovvisto di accento siculo e parlante invece con accento lombardo. Nel biennio di permanenza negli studi televisivi di Italia Uno, nacquero al lunedì: generalmente giorno di riposo dei teatranti, molti personaggi, e quelli interpretati da Marina Massironi con i colleghi e amici Aldo, Giovanni e Giacomo furono tra i più incisivi, distinguendosi per la sua interpretazione che dava ai suoi personaggi un tono fiabesco e leggermente malinconico che non sarebbe dispiaciuto a Fellini per renderla protagonista di uno dei suoi film. Il successo televisivo li portò nel 1997 anche al successo cinematografico, diretti dall' autore Massimo Venier nel film "Tre uomini e una gamba", il quale riprendeva anche i loro passati sketch trasposti per il grande schermo. Il film riscosse un grande successo, e a questo ne seguirono fino al 2000 altri due: "Così è la vita", e "Chiedimi se sono felice". Poi, dopo questo terzo film, Marina decide di lasciare il trio: non per discordanze varie, ma perché sembra all'improvviso trovarsi fuori posto con il loro tipo di comicità. Eccola allora interpretare vari altri film diretti da altri registi, tra i quali "Pane e tulipani", di Silvio Soldini, che nel 2000 le frutterà il Nastro d'argento e il David di Donatello come migliore attrice non protagonista. C'è da inchinarsi davanti a lei come ogni uomo dovrebbe fare di tanto in tanto davanti a una donna, e soprattutto davanti a una come Marina Massironi: bella, intelligente, gentile nonché bravissima attrice. Perché infatti rinunciare a una montagna di soldi quale avrebbe ottenuto se non avesse lasciato l'oramai bene avviato trio comico per scalare invece una collina, dalla quale intravedere l'esistenza non dall'alto del piedistallo costruito dall'eccesso di successo, ma dai meriti acquisiti con il nuovo impegno artistico. Per ciò che riguarda il teatro, la Massironi ha recitato anche autori classici come Pirandello: "Questa sera si recita a soggetto", 1984; Dario Fo, l'ha diretta in "Sotto paga, non si paga" nella stagione teatrale 2007-2008; nonché nel 2002-2003 in "Bulli e pupe". Invece in Tv nel 2010 è stata una delle protagoniste del film "Le ragazze dello swing". Non bisogna poi dimenticare la professione di doppiatrice, iniziata nel 1987 e che l'ha "vista" prestare la sua duttile voce a molte attrici e a disegni animati, disegnando per questi ultimi caratteri tali da fare assumere loro una precisa dimensione. La sua particolare voce si adatta bene in particolare a personaggi fiabeschi, per cui non è un caso che sia stata scelta come interprete dei personaggi di Rodari. Alcune persone tengono un comportamento con nell'anima un fondo di purezza che la vita - nonostante tutto e tutti - non riesce a scalfire, allontanando il male e a restare pulite. Marina Massironi dà questa impressione, nel tono della voce, nello sguardo, nel rispetto verso gli altri. Ciò di cui si è invece certi, perché non è solo un'impressione, è la sua bravura interpretativa, fresca e matura al tempo stesso, e ormai da tempo. Un tempo che pur non essendo più quello delle mele ha dato i suoi ben meritati frutti dei quali gli spettatori possono ancora godere.
Antonio Mecca