CAMBIO DI REGOLE A PALAZZO MARINO PER LE ASSUNZIONI
- 23 marzo 2018 Cronaca
Scontro tra il Comune di Milano e la Cisl Fp (Funzione pubblica) alla firma dell’accordo sulle politiche occupazionali e la non partecipazione al tavolo di confronto con gli amministratori.
Oggetto della contesa una delibera di giunta che va a modificare il regolamento degli uffici e dei servizi comunali in modo da “ampliare la discrezionalità nel conferimento degli incarichi per consulenti e alte professionalità”. Ma lo scorso mese è stato firmato con i sindacati il contratto nazionale delle funzioni locali che dà maggiore possibilità di trattativa proprio a quest’ultimi. Cambiando il regolamento degli uffici prima che il contratto nazionale entri in vigore, gli amministratori potranno cavarsela con una semplice informativa evitando confronti con i sindacati.
“L’amministrazione ora – hanno spiegato i delegati Cisl in un comunicato – cambia le regole in corsa con una delibera che prevede nuove posizioni organizzative. 750 unità quando nel 2011 erano solo 350 sono alte professionalità e consulenze con un effetto moltiplicatore per poltrone e stipendi a un mese dalla firma del nuovo Contratto, che ne cambia la disciplina.” Altro motivo di contesa riguarda l’inserimento di esterni (circa 60 persone nel 2016, e più di 80 nel 2017), una pratica legittima, ma prima andrebbe fatta una ricognizione interna per trovare persone qualificate a ricoprire gli stessi incarichi che vengono conferiti agli esterni. Si mortificano così lavoratori, dirigenti e funzionari del Comune assunti dopo concorso, come prevede la Costituzione.
Con il nuovo regolamento che entrerà in vigore il prossimo 1 ottobre, si intendono valorizzare le posizioni sub dirigenziali che riguardano due categorie: le Po (posizioni organizzative, composte di personale interno) e le Ap (alte professionalità che possono comprendere personale interno ed esterno) disciplinando funzioni, responsabilità e compiti. Il sospetto è che dando rilievo a queste figure si privilegiano i rapporti e le nomine di natura politica a discapito dei meriti individuali.
Smentisce Palazzo Marino facendo sapere che il regolamento vuole invece valorizzare proprio le risorse interne, mentre per gli esterni sono già previsti 5 bandi pubblici.
Giusi De Roma