ACCADDE IL 19 GIUGNO
- 19 giugno 2020 Cultura
19 giugno 1946 - Il Tricolore privo dello stemma sabaudo diviene bandiera nazionale della Repubblica Italiana
La bandiera d'Italia, conosciuta anche, per antonomasia, come il Tricolore, è il vessillo nazionale della Repubblica Italiana. La prima adozione ufficiale del tricolore come bandiera nazionale da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana, avvenne a Reggio nell'Emilia il 7 gennaio 1797, sulla scorta degli eventi susseguenti alla rivoluzione francese (1789-1799) che propugnò, tra i suoi ideali, l'autodeterminazione dei popoli.
Dopo la data del 7 gennaio 1797 la considerazione popolare per la bandiera italiana crebbe costantemente, sino a farla diventare uno dei simboli più importanti del Risorgimento, che culminò il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia, di cui il tricolore assurse a vessillo nazionale. La bandiera tricolore ha attraversato più di due secoli di storia d'Italia, salutandone tutti gli avvenimenti più importanti.
Con la nascita della Repubblica Italiana, grazie al decreto del presidente del Consiglio dei ministri nº1 del 19 giugno 1946, la bandiera italiana venne modificata; rispetto al vessillo monarchico, fu eliminato lo stemma sabaudo. Questa decisione fu in seguito confermata nella seduta del 24 marzo del 1947 dall'Assemblea Costituente, che decretò l'inserimento dell'articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana, successivamente ratificato dal Parlamento italiano, che recita:
«La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.» |
(Art. 12 della Costituzione della Repubblica Italiana) |
L'articolo venne approvato dall'Assemblea Costituente senza discussioni o polemiche di sorta. Il tricolore repubblicano venne poi consegnato ufficialmente e solennemente ai corpi militari italiani il 4 novembre 1947 in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.