IL SANTO DEL GIORNO 15 maggio
- 15 maggio 2018 Cultura
IL SANTO DEL GIORNO 15 maggio
Sant' Isidoro l'agricoltore Laico, Protettore di: campi, contadini, raccolti
ALTRI SANTI:
Sant' Achilleo (Achilio) il Taumaturgo, San Caleb (o Elesbaan, Elsebaan), Santi Cassio e Vittorino, Santi Pietro, Andrea, Paolo e Dionisia, San Reticio, San Ruperto di Bingen, San Severino di Settempeda (di San Severino Marche), San Simplicio di Fausania, San Witesindo di Cordova
Questo Santo visse nel secolo XI Lavorava da contadino presso un
possidente di Madrid. Prima del lavoro egli pensava all'anima e ogni mattina si
recava anzitutto a Messa poi ai campi. I giorni di festa li impiegava alla
gloria di Dio e al bene del prossimo.
Alcuni malevoli lo accusarono presso il padrone di non fare fruttificare la terra a causa delle sue bigotterie. Ma al tempo della raccolta il il raccolto di Isidoro fu il più abbondante ed il padrone gli confermò il salario. L'avanzo del salario era sempre dei poveri: anzi, spesso si privava non solo del superfluo, ma anche del necessario. Si racconta che Isidoro al mulino, vide stormi d'uccelli affamati che pigolavano mestamente: mosso a compassione, donò ad essi parte notevole del grano del suo sacco. Fu deriso per questo, ma la farina di Isodoro al mulino non risultò diminuita. Morì circa l'anno 1090 ed è veneratissimo specialmente in Spagna. Il suo corpo rimase incorrotto fino ad oggi. Quando nel 1522 Gregorio XV canonizzava solennemente S. Ignazio di Loyola, S. Francesco Saverio, S. Teresa di Gesù e S. Filippo Neri, dava, a compagno della loro gloria, un povero agricoltore di Madrid, S. Isidoro
Alcuni malevoli lo accusarono presso il padrone di non fare fruttificare la terra a causa delle sue bigotterie. Ma al tempo della raccolta il il raccolto di Isidoro fu il più abbondante ed il padrone gli confermò il salario. L'avanzo del salario era sempre dei poveri: anzi, spesso si privava non solo del superfluo, ma anche del necessario. Si racconta che Isidoro al mulino, vide stormi d'uccelli affamati che pigolavano mestamente: mosso a compassione, donò ad essi parte notevole del grano del suo sacco. Fu deriso per questo, ma la farina di Isodoro al mulino non risultò diminuita. Morì circa l'anno 1090 ed è veneratissimo specialmente in Spagna. Il suo corpo rimase incorrotto fino ad oggi. Quando nel 1522 Gregorio XV canonizzava solennemente S. Ignazio di Loyola, S. Francesco Saverio, S. Teresa di Gesù e S. Filippo Neri, dava, a compagno della loro gloria, un povero agricoltore di Madrid, S. Isidoro