Aiuti alimentari, a bando due spazi per la distribuzione di cibo e pasti a chi ne ha bisogno
- 05 agosto 2021 Dal Comune
Scavuzzo e Rabaiotti: “In questo momento dobbiamo potenziare il progetto della Food Policy. In via Aldini verrà recuperata un’area inutilizzata da tempo”
Sviluppo sostenibile e contrasto alla povertà alimentare, nell’ottica di un rafforzamento delle risposte pubbliche e del privato sociale alle fasce di cittadini più deboli: questi gli obiettivi della delibera di indirizzo per mettere a bando la gestione di due spazi di proprietà comunale, uno in via Aldini 72 e l’altro in viale Monza 335. Per quest’ultimo, che ha una superficie di circa 330 metri quadrati, si tratta di una riconferma di destinazione d’uso: già nel 2009, infatti, era stato stipulato un contratto di concessione con la Fondazione Pane Quotidiano Onlus, nata proprio per gestire le eccedenze del sistema alimentare e distribuire generi di prima necessità alle fasce più povere della popolazione. Il contratto è ormai arrivato a naturale scadenza, e l’Amministrazione conferma l’interesse a mantenere nel quartiere la presenza di attività di aiuto alimentare e sussidiarietà sociale impegnando il prossimo gestore a un intervento di ristrutturazione dell'immobile e a una riqualificazione delle aree esterne. L’immobile di via Aldini, che ha una superficie di circa 750 metri quadrati e si trova all’interno di un giardino di un comparto adibito a centro di accoglienza per le persone senza dimora, è invece inutilizzato da anni, e per conformazione risulta particolarmente idoneo ad ospitare una mensa solidale - quindi con preparazione e distribuzione di pasti caldi - peraltro al momento assente in quel quadrante di città, la zona a nord-ovest dove insistono quartieri con elevata concentrazione di persone fragili, come Quarto-Oggiaro, Villapizzone, Gallaratese. Anche in questo caso vengono richiesti interventi di adeguamento e sistemazione dello spazio, una ex palestra.
A Milano sono presenti 11 mense solidali su un’asse nord-est/sud-ovest, gestite da 9 enti religiosi e del Terzo settore, che erogano circa 8.500 pasti al giorno. In base alla sua superficie, lo spazio di via Aldini potrebbe ospitare circa 150/180 posti a sedere.
“In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui il numero delle persone che hanno bisogno di aiuti alimentari è in crescita, ci sembra coerente e corretto mettere in campo progetti come questi - dicono la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. E se per un caso, viale Monza, abbiamo voluto confermare un utilizzo già consolidato chiedendo al futuro gestore di risolvere il problema degli impatti locali connessi a questo tipo di servizio di distribuzione del cibo, per via Aldini si aggiunge un motivo di soddisfazione in più: recuperare e restituire alla città uno spazio non sfruttato da anni, un ‘vuoto’ che finalmente potrà tornare a essere ‘pieno’, risistemato e pronto a essere vissuto, al servizio dei bisogni dei milanesi”.
Entrambi gli immobili verranno assegnati in regime di concessione d’uso per 9 anni, anche per meglio garantire la possibilità di ammortamento dell’investimento utile per potenziare le attività. Quanto al canone, calcolato sulla base dei valori di mercato e abbattuto del 70% trattandosi di soggetti senza fine di lucro, si partirà da una base d’asta pari a 7.968 euro per l’immobile di viale Monza e a 7.938 euro per quello di via Aldini.