Milano è Memoria. Nel trentennale della della morte, una targa a lui dedicata, per ricordare Franco Fortini
- 29 novembre 2024 Dal Comune
Assessore Sacchi: “Fu poeta, intellettuale e testimone critico delle trasformazioni del Novecento”
In occasione del trentennale della sua scomparsa, Milano ha ricordato Franco Fortini, poeta, saggista, critico letterario e traduttore tra le figure più significative della cultura italiana del Novecento. Trasferitosi a Milano alla fine della guerra, Fortini ha vissuto qui fino alla morte. In via Legnano 28, dove ha abitato con la moglie Ruth Leiser per oltre 30 anni, è stata posta una targa in sua memoria.
All'evento sono intervenuti l'assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, Luca Daino, professore di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Statale di Milano e rappresentante della Fondazione Franco Fortini e l'insegnante e poetessa Letizia Gozzini. Collaboratrice per anni di Franco Fortini, ha offerto una lettura emozionante di una delle sue poesie, "Se volessi un'altra volta", rievocandone l’intensità e il valore simbolico.
"Franco Fortini - ha dichiarato l'assessore Tommaso Sacchi - fu poeta, intellettuale e testimone critico delle trasformazioni del Novecento. La sua opera unisce impegno civile e profondità lirica, offrendo una riflessione sulle ingiustizie del mondo e sul ruolo della cultura. Milano, con il suo fermento intellettuale e le sue contraddizioni, fu per lui luogo di lavoro, confronto e ispirazione. Qui collaborò con riviste come Il Politecnico e Officina, interrogandosi sul rapporto tra modernità e giustizia sociale. Celebriamo oggi il poeta e l’uomo, custode di valori come il dialogo, il coraggio etico e la ricerca della verità, impegnandoci a rileggere le sue opere per comprendere meglio il presente e costruire il futuro".
La commemorazione di Franco Fortini è proseguita ieri sera con la presentazione del libro "Allora comincerò… Franco Fortini nel ricordo dei suoi studenti" (Bordeaux Edizioni, 2024), presso lo spazio Live Pop in collaborazione con Comune di Milano – Milano è Memoria e Rete Milanosifastoria. Il volume, curato da Lauretta D’Angelo, Paolo Massari e Lorenzo Pallini, raccoglie le testimonianze di chi ha avuto la fortuna di essere allievo del poeta.
Con questa iniziativa che rientra nel palinsesto di Milano è Memoria il Comune di Milano rinnova il suo impegno nel custodire la memoria di Franco Fortini e di tanti altri celebrando la sua opera e la sua eredità culturale.
Se volessi un’altra volta queste minime parole
sulla carta allineare (sulla carta che non duole)
il dolore che le ossa già comportano
si farebbe troppo acuto, troppo simile all’acuto
degli uccelli che al mattino tutto chiuso, tutto muto
sull’altissima magnolia si contendono.
Ecco scrivo, cari piccoli. Non ho tendine né osso
che non dica in nota acuta: «Più non posso».
Grande fosforo imperiale, fanne cenere.
Franco Fortini
All'evento sono intervenuti l'assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, Luca Daino, professore di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Statale di Milano e rappresentante della Fondazione Franco Fortini e l'insegnante e poetessa Letizia Gozzini. Collaboratrice per anni di Franco Fortini, ha offerto una lettura emozionante di una delle sue poesie, "Se volessi un'altra volta", rievocandone l’intensità e il valore simbolico.
"Franco Fortini - ha dichiarato l'assessore Tommaso Sacchi - fu poeta, intellettuale e testimone critico delle trasformazioni del Novecento. La sua opera unisce impegno civile e profondità lirica, offrendo una riflessione sulle ingiustizie del mondo e sul ruolo della cultura. Milano, con il suo fermento intellettuale e le sue contraddizioni, fu per lui luogo di lavoro, confronto e ispirazione. Qui collaborò con riviste come Il Politecnico e Officina, interrogandosi sul rapporto tra modernità e giustizia sociale. Celebriamo oggi il poeta e l’uomo, custode di valori come il dialogo, il coraggio etico e la ricerca della verità, impegnandoci a rileggere le sue opere per comprendere meglio il presente e costruire il futuro".
La commemorazione di Franco Fortini è proseguita ieri sera con la presentazione del libro "Allora comincerò… Franco Fortini nel ricordo dei suoi studenti" (Bordeaux Edizioni, 2024), presso lo spazio Live Pop in collaborazione con Comune di Milano – Milano è Memoria e Rete Milanosifastoria. Il volume, curato da Lauretta D’Angelo, Paolo Massari e Lorenzo Pallini, raccoglie le testimonianze di chi ha avuto la fortuna di essere allievo del poeta.
Con questa iniziativa che rientra nel palinsesto di Milano è Memoria il Comune di Milano rinnova il suo impegno nel custodire la memoria di Franco Fortini e di tanti altri celebrando la sua opera e la sua eredità culturale.
Se volessi un’altra volta queste minime parole
sulla carta allineare (sulla carta che non duole)
il dolore che le ossa già comportano
si farebbe troppo acuto, troppo simile all’acuto
degli uccelli che al mattino tutto chiuso, tutto muto
sull’altissima magnolia si contendono.
Ecco scrivo, cari piccoli. Non ho tendine né osso
che non dica in nota acuta: «Più non posso».
Grande fosforo imperiale, fanne cenere.
Franco Fortini