RACCOLTA DELLE FOGLIE NEI PARCHI CON “UN’AZIONE IN COMUNE”
- 21 ottobre 2018 Dal Comune
Per undici domeniche i richiedenti asilo volontari saranno impegnati in azioni di pulizia delle aree verdi
Torna da domenica 21 ottobre, per il secondo anno consecutivo, “Un’azione in Comune”, l’iniziativa del Comune di Milano, in collaborazione con il terzo Settore, che vedrà centinaia di richiedenti asilo e rifugiati ospiti dei centri milanesi impegnati in azioni di pulizia dei parchi cittadini.
I migranti potranno aderire al progetto in maniera volontaria e - grazie al supporto di Amsa, - avranno a disposizione gli strumenti necessari per la raccolta delle foglie: sacchi, rastrelli, guanti e scarpe.
Si parte domenica 21 ottobre alle 9 al Parco Sempione (ritrovo davanti al bar Bianco), ma il calendario prevede la pulizia di un parco o di un’area verde ogni domenica, fino al 13 gennaio. Dopo Parco Sempione, la seconda tappa sarà ai giardini Indro Montanelli di Porta Venezia il 28 ottobre, la terza tappa il 4 novembre al parco Vittorio Formentano, la quarta l’11 novembre al parco delle Favole, la quinta il 18 novembre in piazzale Bacone e via Morgagni. Il 26 novembre sarà la volta del parco Trotter, il 2 dicembre toccherà al parco Guido Vergani e al giardino Valentino Bompiani e il 9 dicembre all’area verde in via Giuseppe Dezza. Le ultime tappe saranno il 16 dicembre al parco Chiesa Rossa, il 23 dicembre al parco Lambro e, infine, il 13 gennaio al parco don Giussani.
A coordinare le operazioni di raccolta saranno, a turno, gli enti gestori dei centri di accoglienza milanesi: Fondazione progetto Arca, Cooperativa Farsi prossimo, City Angels, Remar onlus, Passepartout, Fondazione Albero della Vita.
“Un’azione in Comune’ - ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino - ha avuto molto successo lo scorso anno. Per questo motivo siamo felici di riproporre questa iniziativa che ha il pregio di raggiungere un doppio obiettivo: consente ai richiedenti asilo di restituire qualcosa alla città che li ha accolti favorendo in questo modo anche il processo di integrazione. Un modello che vorremmo non si fermasse alla raccolta delle foglie, ma che stiamo già replicando con diverse iniziative su base volontaria”.