Aler: ridurre l’abusivismo a Milano e azzerarlo nel resto della Lombardia

Le direttive impartite dall'assessore Franco alle aziende di edilizia residenziale pubblica

Ridurre l’abusivismo del 20% negli immobili Aler di Milano e provincia e azzerarle nel resto della Lombardia entro la fine dell’anno. E ridurre di almeno il 20% la morosità colpevole. Questo il cambio di passo chiesto dall’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, nelle direttive impartite alle aziende Aler per il 2024.

“Ma l’impegno di Aler e di Regione – spiega Franco – non può bastare se il cambio di passo non lo realizzano anche gli enti preposti ai controlli e agli sgomberi. Servono protocolli migliorativi, appoggio e collaborazione per raggiungere gli obiettivi”.

Lotta all’abusivismo

Il documento, approvato oggi dalla Giunta regionale, contiene i risultati che le Aler dovranno conseguire entro la fine dell’anno. “Occorre – afferma Franco – uno sforzo supplementare, in raccordo con le istituzioni preposte alla sicurezza, da parte di tutte le Aler. Da parte nostra, l’attenzione è massima. Le Aler sono tenute a presentare al mio assessorato, entro il 30 marzo, un programma operativo di contrasto alle occupazioni abusive”.

Contrasto alla morosità

Le direttive regionali fissano anche obiettivi relativi al contrasto alla morosità. “Le Aler – prosegue Franco – devono operare una ricognizione puntuale per distinguere le morosità incolpevoli da quelle colpevoli, ovvero quelle di chi non paga il canone pur potendolo fare, ma anche in questo caso devono essere supportate dagli organi di controllo preposti. L’obiettivo è la riduzione di almeno il 20% della morosità colpevole”.

Assegnazioni più rapide

Il documento prevede anche che le assegnazioni di alloggi alle famiglie a basso reddito, ovvero con Isee inferiore a 16.000 euro, aumentino del 10%: “Occorre proseguire – spiega Franco – nell’azione di semplificazione e accelerazione delle assegnazioni, riducendo sensibilmente anche il numero di abitazioni sfitte a causa di carenze manutentive”.

Housing sociale

Un capitolo importante riguarda l’implementazione dell’housing sociale e del cosiddetto ‘mix abitativo’. “Le Aler – sottolinea Franco – devono mettere a disposizione sempre più alloggi per le famiglie non indigenti ma con un reddito che non consente loro di accedere al mercato privato degli affitti. Si tratta di due programmi per famiglie con Isee da 10.000 a 16.000 e con Isee da 14.000 a 40.000.

Manutenzioni rapide

Centrale anche il tema delle manutenzioni e della cura del patrimonio pubblico. “Attraverso il grande piano di riqualificazione e rigenerazione urbana denominato ‘Missione Lombardia’ – dichiara Franco – stiamo investendo 1,5 miliardi di euro per imprimere un cambio di passo nella ‘qualità dell’abitare’. Le Aler, per quanto riguarda il pronto intervento, devono garantire in maniera tempestiva i lavori manutentivi e di messa in sicurezza a fronte di segnalazioni puntuali da parte degli inquilini”.

Presidi nei quartieri

Le direttive prevedono anche l’incremento e il potenziamento dei presidi del progetto C.A.S.A., con ‘community manager’ e ambulatori sociosanitari nei quartieri. “Occorre aumentare la presenza istituzionale nelle zone popolari – afferma Franco – per garantire in misura sempre maggiore sicurezza, sanità, servizi sociali e di accompagnamento al lavoro, con politiche integrate che devono coinvolgere tutti gli enti territoriali”.

Cambio di passo

“Con queste direttive abbiamo dato una notevole accelerata al cambio di passo sulle politiche abitative. Ora è necessario che lo stesso slancio e gli stessi obiettivi siano condivisi con gli enti competenti e le istituzioni che devono affiancare le Aler in particolare nella lotta all’abusivismo e alla morosità colpevole”, conclude l’assessore.

Marco Tracarmi

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