Disordini Statale Milano
- 29 novembre 2024 Dalla Lombardia
Fermi e Picchi: quanto accaduto è inconcepibile
Richiesto un incontro con la rettrice dell'ateneo
“È quanto meno strano che chi dice di combattere per la libertà poi usi la violenza per limitare la libertà altrui”. È ferma la condanna dall’assessore di Regione Lombardia all’Università, Ricerca, Innovazione, Alessandro Fermi, e del sottosegretario con delega a Sport e Giovani, Federica Picchi, a quanto accaduto durante un evento all’Università Statale di Milano.
Disordini Statale di Milano, Fermi e Picchi: sbagliato usare violenza per far sentire propria voce
“Non entriamo nel merito dei temi che nel momento del blitz si stavano trattando al convegno all’Università Statale di Milano – precisano – ma troviamo inconcepibile che uno sparuto manipolo di studenti pensi di poter interrompere 200 ragazzi con urla, bestemmie, strattonamenti e danneggiamenti della proprietà pubblica. Non si tratta certamente di un buon modo per far sentire la propria voce”.
Fondamentale difendere la libertà di parola
“Riteniamo – proseguono Fermi e Picchi – opportuno difendere la libertà di parola e di espressione e condannare fermamente gli atti di violenza subiti dagli organizzatori della conferenza, ancor più aggravati dal luogo ove si sono svolti, la sede dell’Università degli Studi, ateneo votato alla formazione dei giovani e allo sviluppo della loro coscienza critica. L‘università nasce per nutrire il dibattito, culturale, scientifico o politico, anche con l’apporto delle opposte opinioni”.
La richiesta di un incontro con la rettrice
“Sono condannabili – concludono – le prevaricazioni di chi, evitando il confronto, ricorre alla censura e alla violenza. Incontreremo personalmente la rettrice Marina Brambilla per parlare dell’accaduto, nella speranza che vengano presi opportuni provvedimenti affinché una tale situazione non abbia più a ripetersi”.
Silvia Pasquino