Tironi: 400 euro al mese per baby sitter e facilitare ritorno al lavoro
- 16 novembre 2024 Dalla Lombardia
Il voucher anche a madri di disabili maggiorenni anche non conviventi
Un aiuto concreto di 400 euro al mese per le donne disoccupate da almeno 3 mesi. O che lavorano da non più di 60 giorni e intendono tornare ad un’occupazione a tempo pieno ma devono fare i conti con i costi di una baby sitter.
È quanto prevede il bando ‘Lombardia per le donne – voucher servizi di cura’. La misura è finanziata con 4 milioni di euro e aperto dal 15 novembre 2024 sulla piattaforma digitale per i bandi di Regione Lombardia.
“Regione Lombardia fa da apripista a livello nazionale – spiega l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi – e contribuisce alle spese sostenute dalle donne che utilizzano il libretto famiglia. O hanno stipulato un contratto di lavoro con babysitter, educatori o assistenti familiari. Il nostro contributo coprirà 12 mesi, destinando quindi 4.800 euro a ciascuna donna lavoratrice. Al contributo si aggiunge un ‘bonus’ una tantum per un massimo di 300 euro a rimborso delle spese sostenute per i servizi di gestione amministrativa del contratto. Una misura di cui tutte le donne possono usufruire, con facilità, perché non è previsto alcun limite Isee”.
“Per le donne – prosegue – la decisione di lavorare e le modalità con cui svolgere questa attività sono spesso influenzate dalla responsabilità di assistenza che hanno nei confronti di minori o parenti non più autosufficienti. Sono quindi costrette ad accettare una sfida di particolare difficoltà che, inevitabilmente, si riflette su persone che non hanno a disposizione servizi di sostegno”.
400 euro per baby sitter, a chi è rivolta la misura
La misura è rivolta a donne residenti o domiciliate in Lombardia. A lavoratrici che, dopo un periodo di disoccupazione o inattività, siano recentemente rientrate nel mercato del lavoro da non più di 60 giorni dalla data di presentazione della domanda. Con un contratto di lavoro subordinato o parasubordinato della durata di almeno 6 mesi. In alternativa, a lavoratrici con una partita IVA o che siano un’impresa individuale. Tra le destinatarie del ‘voucher’ anche le donne che decidono di trasformare il proprio contratto di lavoro da part-time a tempo pieno.
“Di fatto – sottolinea Tironi – ‘Lombardia per le donne’ consente di garantire posti di lavoro alle mamme che possono guardare al tempo pieno con maggiore serenità. Contribuisce, inoltre, all’emersione del ‘lavoro nero’ di colf e badanti che non sempre sono regolarmente contrattualizzate”.