Zootecnia. Beduschi: digestato essenziale per ridurre fertilizzanti chimici
- 16 novembre 2024 Dalla Lombardia
Sperimentazione in campo su larga scala alternativa a fertilizzanti chimici
L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, ha partecipato al convegno intitolato ‘Il digestato in agricoltura per la sostenibilità della zootecnia‘, organizzato da ARAL (Associazione Regionale Allevatori della Lombardia) e Università degli Studi di Milano per presentare i risultati delle ultime ricerche realizzate sia in ambito regionale che europeo e sottolineare l’importanza di un approccio moderno e sostenibile alla gestione del settore zootecnico.
“Per difendere la zootecnia dalle accuse di essere causa principale dell’inquinamento e per superare finalmente regole vecchie di trent’anni come la Direttiva Nitrati – ha dichiarato l’assessore Beduschi – occorre percorrere diverse strade. La prima, immediata è la revisione del DM 90/2016 e dei vincoli e blocchi ormai anacronistici alle ‘finestre di spandimento’ dei reflui in campo. Altra cosa sui cui agire in fretta è rendere meno impattante sull’attività quotidiana la gestione del Bollettino nitrati”.
Digestato, Lombardia leader in zootecnia con 500 impianti
Una delle chiavi per il futuro del settore risiede nel digestato. Il residuo delle fermentazioni dei reflui zootecnici è utilizzato per la produzione di biogas. Un’attività di cui la Lombardia è leader nazionale con oltre 500 impianti. Ricco di elementi nutritivi e disponibile per le colture, il digestato può diventare essenziale per ridurre il ricorso ai fertilizzanti azotati chimici.
“In prospettiva poi – ha proseguito l’assessore – ci impegniamo a chiedere a livello europeo una grande sperimentazione che riannodi la politica con la scienza. Gli impianti di biogas per produrre energia pulita e la parificazione del digestato ai fertilizzanti risolveranno il problema della gestione dei reflui, e salveranno un settore chiave della nostra economia agricola”. “Solo così – ha concluso Beduschi – potremo liberare la zootecnia lombarda e italiana dal giogo repressivo di direttive anacronistiche. Che non fanno i conti con l’innovazione tecnologica e porterebbero alla liquidazione di un intero settore”.
Carla Boleni