IL MODERNO GIÀ PASSATO, IL PASSATO NEL CONTEMPORANEO -TERRITORI PARALLELI

Uno spaccato della migliore produzione brasiliana contemporanea di arte, fotografia, design, architettura e musica

Si inaugura venerdì 18 maggio, alle ore 20 (ingresso gratuito) nello spazio Ex Cisterne della Fabbrica del Vapore, la mostra “Il moderno già passato, il passato nel contemporaneo - Territori Paralleli”. Un progetto di arte, fotografia, design, architettura e musica ideato da Inside Brazil di Tania Berni e Stefania Cesari.

Nel quadro del programma di iniziative dedicate alle eccellenze della cultura brasiliana che si stanno svolgendo in questo periodo a Milano, arrivano in città quattordici artisti brasiliani di nuova generazione, accolti da un giovane artista italiano con cui si apre un dialogo sulla territorialità, sull’appartenenza, sul parallelismo spazio-temporale della creatività contem-poranea. L’obiettivo è di far conoscere sempre più il Brasile a Milano e di divulgare la straordinaria forza creativa di questo Paese presentando uno spaccato della sua migliore produzione contemporanea.

Inoltre, il Comune di Milano ha all’attivo diverse importanti collaborazioni con il Consolato Generale del Brasile e con alcune città brasiliane, tra le quali il Gemellaggio con la città di San Paolo istituitosi nel 1961. Un’amicizia e una cooperazione di lunga data che sono andate rafforzandosi negli anni, così come la conoscenza reciproca, grazie alle numerose iniziative realizzate. “Il moderno già passato, il passato nel contemporaneo - Territori Paralleli” si inserisce proprio in questa cornice apportando un significativo contributo.

I 14 artisti presenti - Branco, Chrisitan Cravo, Luiz Martins, Andrea Velloso, Daniela Pusset, Marko Brajovic, Adriano Damas, Daniel Moraes, Thiago Borba, Guto Requena, Fabiano Al Makul, Eduardo Garcia, Luiza Malzoni, Nico Rocha, Alessandro Lonati -raccontano attraverso video, fotografie, installazioni, pitture e sculture, disegni e collage le stupefacenti contraddizioni di un Paese in cui il presente è già futuro e, al tempo stesso, con un cuore radicato in una memoria ancestrale che è respiro e dunque vita. La scena artistica brasiliana è infatti in pieno fermento in questo momento e il Brasile è uno dei grandi attori del mercato dell’arte globale: uno scenario in contrasto con la profonda crisi economica, politica e istituzionale che sta mettendo a dura prova il gigante sudamericano.

Oceano di terra, acqua e sabbia, crocevia di culture, albe e tramonti dai colori che accecano, dove anche l’aria e la polvere hanno diversa consistenza e destano struggente e dolce malinconia. Come scrive Stefania Cesari, Inside Brazil racconta la straordinaria ricchezza umana del Brasile, vera forza propulsiva del Paese. Un’occasione per entrare nelle pieghe nascoste di un Brasile fuori cartolina e scendere per una volta al centro del mondo.

La mostra sarà aperta dal 18 al 28 maggio.

 


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