RIFORMA DELLA LEGITTIMA DIFESA

Riceviamo dal senatore Mirabelli il seguente articolo sulla modifica della legge che riguarda la Legittima difesa

In questi giorni si discute molto delle norme riguardanti la legge sulla legittima difesa votate alla Camera dei Deputati. Innanzitutto, occorre chiarire che il testo in discussione non era una nuova proposta di legge ma si è intervenuti per modificare alcuni aspetti delle norme già vigenti in materia. La legge sulla legittima difesa, infatti, è stata approvata nel 2006. 
Nell’esperienza concreta, tuttavia, si erano verificate alcune anomalie nell’applicazione della legge del 2006 e, per questo, si è deciso di intervenire nuovamente, con l’intento di fornire ai magistrati suggerimenti e normative più stringenti a tutela delle persone che si difendono. All’interno di questi suggerimenti c’è anche la scelta di considerare il fatto che un’aggressione notturna implica una maggior fragilità da parte del soggetto aggredito e di questo aspetto si chiede al magistrato di tenerne conto quando si troverà a valutare la proporzionalità della reazione di difesa all’esito della vicenda. 
Rispetto al testo del 2006, infatti, le nuove norme approvate dalla Camera dei Deputati mantengono comunque il criterio della proporzionalità alla base della legittima difesa, cioè il fatto che la reazione di chi si difende deve essere proporzionale rispetto al rischio subito e la valutazione sull’accaduto spetta al magistrato che si occupa del caso.
È evidente, quindi, che l’intento è quello di mettere in mano ai magistrati uno strumento di valutazione ulteriore a tutela del soggetto che si è difeso.
L’aspetto di maggiore fragilità delle persone sorprese da aggressioni notturne, inoltre, era scritto allo stesso modo anche nella proposta di legge presentata dalla Lega Nord e negli emendamenti presentati da La Russa e Lupi, quindi, era condiviso da molte forze politiche.
In ogni caso, se le norme approvate dalla Camera dei Deputati non fossero state scritte in modo chiaro, sicuramente al Senato avremo modo di valutarle e aggiustarle.
Rimane il fatto che le nuove norme servono a fornire maggiori elementi a tutela dei soggetti che si difendono e di cui i magistrati devono tenere conto in sede di valutazione segnalare e che l’aver evidenziato la notte come situazione di forte fragilità non implica affatto che la difesa non venga riconosciuta come legittima anche nel resto della giornata.  
Un altro aspetto su cui si è intervenuti alla Camera dei Deputati riguarda il fatto che molte persone che sono state indagate per eccesso di legittima difesa, si sono poi trovate a dover pagare le spese processuali. Con le modifiche approvate al testo, ciò non accadrà più e sarà lo Stato a farsi carico delle spese per questi procedimenti.
Queste sono le due vere modifiche alla legge sulla legittima difesa.
Non è, quindi, stata messa in discussione la legittima difesa ma neanche il principio della proporzionalità su cui si basava la legge precedente in materia. Il vero obiettivo della Lega Nord - che in questi giorni sta alimentando molte polemiche - è, invece, proprio la valutazione di proporzionalità tra difesa e rischio corso. Secondo la Lega, infatti, l’obiettivo da raggiungere è quello di avere una legislazione più simile a quella americana, in base a cui chiunque violi la proprietà di un altro, può essere ucciso. È evidente che un tipo di legge del genere potrebbe produrre effetti molto pericolosi, senza dimenticare che fino ad ora, anche in America, non si sono ottenuti molti risultati dal punto di vista della sicurezza.

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