TOPONOMASTICA SENZA PAURA DELLA VERITÀ

Da Manfredi Palmeri

Quando vi sono intitolazioni di luoghi della Città a vittime, si scriva anche di chi... esplicitando la realtà autrice del delitto secondo la verità giudiziaria affermata. Si tratta di dar seguito a quanto già deciso dal Consiglio comunale su mia proposta dopo aver approvato nel 2013 il cambiamento della targa commemorativa della strage di via Palestro: mafiosa, contro le vittime innocenti, per ricattare lo Stato e non più un anonimo attentato. La verità non va nascosta, soprattutto quando si scolpisce nella pietra un nome davanti ai cittadini, come invece accaduto ad esempio in alcuni casi con i sanguinosi fatti del terrorismo. 
Lo ha detto Manfredi Palmeri, Consigliere comunale liberale di Milano e Capogruppo della Lista Civica Parisi a Palazzo Marino, che ha evidenziato in merito alle linee guida di cui si sta discutendo in Comune: L'attenzione alle vittime deve essere completata con la memoria piena che include la consapevolezza dell'esistenza di colpevoli specificatamente individuati, e non di generiche forze del male o peggio ancora del nulla. Va superato questo timore del ricordo prudente o questa furbizia del ricordo selettivo, come abbiamo ascoltato recentemente nelle commemorazioni delle vittime delle foibe. Questo non deve accadere, per rispetto del passato, in cui sono accaduti i fatti, del presente, che vive il momento della scelta dell'intitolazione, e del futuro, a cui ci si rivolge nel consegnare la memoria.
...con l'occasione si chiede più attenzione nella differenza tra apostrofi e accenti, cosa che anche recentemente pareva non esistere per chi realizzava le targhe - così ha concluso Manfredi Palmeri.

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