Europa - I cittadini hanno votato e adesso ?
- 19 giugno 2014 Politica
Milano alle elezioni europee si Ë comportata meglio di altre città (63,75% la percentuale di votanti, rispetto al 58,69% nazionale).
Ma quanti tra i milanesi, e tra gli italiani, hanno davvero votato pensando all’Europa e non al duello che si svolgeva nel giardino di casa Italia?
Ora comunque bisogna guardare in faccia quale situazione si è creata nell’Unione europea...
La forte presenza di partiti e movimenti anti Ue e di quelli di estrema destra sta già creando nei gruppi parlamentari storici la paura di sbagliare scelta e, come sempre, la paura rischia di procrastinare le decisioni e di non prenderle con coraggio e intelligenza. Intanto si sta pensando di non eleggere quale Presidente della Commissione uno dei cinque candidati, disattendendo cosÏ sia il voto dei cittadini che le nuove regole Ue.
Ma il pericolo più grave Ë che si continui a portare avanti il negoziato finora tenuto segreto tra Usa ed Europa: un patto economico (Ttip), che affiancherà quello militare e che rischia di erodere o azzerare leggi collaudate e diritti per cui l’Unione ha lottato per decenni, tra cui il diritto alla salute, la cura per l’ambiente e le multe ad aziende che inquinano.
Stiamo già subendo gli attacchi delle grandi case farmaceutiche ai medicinali generici, che hanno prezzi bassi, e all’orizzonte si profilano sistemi sanitari aperti al libero mercato, attento al profitto invece che alle persone.
Altrettanto grave la possibilità data alle multinazionali di fare causa a governi, aziende, servizi pubblici, ritenuti non competitivi, e di esigere risarcimenti per mancati guadagni, a causa di leggi o costituzioni, che tutelano “troppo” ambiente e diritti del lavoro.
Inoltre per queste cause “commerciali” ci si appellerebbe non al giudizio dei tribunali, ma di speciali corti extraterritoriali. Un Presidente della Commissione, scelto dai governi non tra i candidati alle elezioni, anche se ratificato dalla maggioranza assoluta degli europarlamentari, sarà il segno che si perpetuano vecchie manovre.
Se ciÚ accadr‡, i cittadini che, credendo nell’Unione, non hanno disertato le urne vedrebbero il loro voto disatteso e disillusa la speranza in un cambiamento di metodo e in una maggiore partecipazione, perdendo l’ultima briciola di fiducia nella possibilità di un’Europa con e per i cittadini
Grazia De Benedetti