LA PARITA' DI GENERE
- 18 ottobre 2018 Voci di Donne
"Raggiungere l'uguaglianza di genere e l'empowerment di tutte le donne e le ragazze" è l’obiettivo 5 dei 17 Goal dello Sviluppo Sostenibile individuati dall’ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).
In una video-intervista la coordinatrice del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 5, Rosanna Oliva de Conciliis (Rete per la parità) si esprime così: “L’empowerment femminile è migliorato tra il 2010 e il 2015, ma nel 2016 ha subìto un’inversione di tendenza. La causa, un calo dei tassi di occupazione delle donne con figli in età prescolare e di donne senza figli accanto a una diminuzione della presenza femminile negli organi decisionali (13%) rispetto alla media europea (23,9%). Nelle regioni italiane aumenta la presenza delle donne in alcuni Consigli Regionali (dal 15% nel 2012 al 18% nel 2016). L’ASviS propone una Commissione per lo sviluppo sostenibile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la necessità di nominare un sottosegretario con delega alle Pari opportunità perché nell’attuale governo manca un ministro. Eppure la parità di genere è l’obiettivo più interconnesso con molti altri, quello del lavoro, dell’istruzione, della lotta alle disuguaglianze come anche l’obiettivo 9 sull’innovazione. C’è da approfondire ciò che comporta l’uso delle tecnologie in termine di comunicazione e di stereotipi di genere. Ormai è noto cosa fare, spesso manca la volontà di attuazione".
La medicina di genere, le misure di conciliazione lavoro-famiglia, il congedo di paternità i passi compiuti; migliorare la salute sessuale, garantire il pieno rispetto dei diritti riproduttivi, potenziare i centri antiviolenza e le case rifugio e introdurre, nella Legge sui crimini d’odio e la discriminazione, i reati legati al sessismo i passi ancora da compiere. Sono aumentate le tutele contro la violenza di genere.
Un progetto premiato presso il Comune Di Milano che va in questa direzione è il Progetto Libellula, il primo network di aziende unite contro la violenza sulle donne in Italia realizzato da Zeta Service. Milano Ristorazione ha aderito all’iniziativa, con il 74,5% dei dipendenti donna. Attività di sensibilizzazione e la compilazione di un questionario anonimo hanno fatto scoprire che sono altissime le percentuali di chi indica come autori più frequenti di violenza contro le donne, partner o ex-partner, il che corrisponde al reale dato statistico. Il 56,1% dichiara che è aumentata l’attenzione sociale sul tema della violenza sulle donne e anche questo corrisponde al dato reale. Negli intervistati la sensazione che questo fenomeno sia aumentato è evidente al 61,9% del campione di Milano Ristorazione mentre i dati ufficiali dimostrano un calo del fenomeno. Alcune storture sui femminicidi fanno pensare che il 54,8% ritiene che la violenza sia dovuta a un raptus momentaneo ed il 60% a problemi di salute mentale, mentre i dati ufficiali evidenziano come i femminicidi siano l’esito drammatico di anni di violenze subite. Nella realtà di Milano Ristorazione emerge che circa il 24,4% delle donne rispondenti al questionario ha dichiarato di aver subito violenza nella propria vita. Le iniziative seguite prevedono percorsi dedicati a “Consapevolezza emotiva e difesa personale”. Altre attività, come incontri mirati di sensibilizzazione o l’attivazione di una linea telefonica di counseling dedicato per fornire supporto e per segnalare eventuali problematiche sono in progetto e in via di sviluppo.
GIUSI DE ROMA
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