“CONTATORE AMBIENTALE”

Partirà in autunno e misurerà i vantaggi della raccolta differenziata corretta

Una corretta raccolta differenziata determina vantaggi? E quanto vale la raccolta differenziata nel capoluogo meneghino? A dare risposte a queste domande ci penserà, dal prossimo autunno il “Contatore ambientale”. Lo strumento realizzato - grazie alla collaborazione tra Comune, Conai, Amsa, A2a Ambiente e Amat - darà la possibilità di valutare i benefici ambientali che derivano da un efficiente sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani, qual è quello milanese. Il protocollo d’intesa per la realizzazione del “Contatore ambientale” dalle parti sopraddette è stato sottoscritto in Sala Arazzi a Palazzo Marino mercoledì 13 giugno. Nello specifico, si potrà sapere quanta acqua o emissioni di CO2 vengono risparmiate, quanto compost viene creato dal materiale organico, piuttosto che la quantità di vetro, alluminio, acciaio, carta, cartone, legno e plastica si riciclano e si riutilizzano e in ultimo quante e quali materie prime vergini vengono risparmiate. 

L’attivazione del Contatore è un passaggio importante per le politiche ambientali del Comune di Milano - ha precisato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli - perché restituisce ai cittadini la piena consapevolezza di quanto un'intelligente gestione dei nostri rifiuti sia utile a tutti, in termini non solo ecologici ma anche economici. Rendersi conto dei benefici e comunicarli in modo efficace è fondamentale, poiché i primi artefici del successo della differenziata sono proprio i cittadini che ogni giorno con le buone pratiche separano in maniera sempre più precisa e responsabile gli scarti prodotti”. 

Fondamentale sensibilizzare cittadini e imprese alla raccolta differenziata e il “Contatore ambientale”, come spiega Gloria Zavatta, presidente di Amat: Permetterà inoltre di calcolare in maniera rigorosa tutte le fasi di gestione dei rifiuti e i quantitativi di nuovi prodotti che (simbolicamente) si possono ottenere con i materiali avviati a riciclo”. 

Il punto sulla differenziata a Milano. - Il capoluogo lombardo ha raggiunto una percentuale del 55,6%, con questo valore Milano è con Vienna ai vertici tra le metropoli europee con l’auspicio del raggiungimento dell’obiettivo del 60% fissato dall’Amministrazione per il 2020. Questi risultati derivano dal modello portato avanti dal Gruppo A2a e Amsa, basato sulla gestione integrata dell’intera catena dei rifiuti, a cominciare dalla raccolta fino al trattamento, dal recupero di materia alla produzione di energia. Il cento per cento dei rifiuti urbani milanesi è avviato a riciclo o a recupero, nessun rifiuto primario viene destinato alla discarica. Inoltre, un ulteriore potenziamento dei servizi di raccolta differenziata tra giugno e novembre di quest’anno è avvenuto nella zona ovest di Milano, con l’estensione a tutte le utenze domestiche il servizio porta a porta del cartone e riducendo la frequenza di ritiro del rifiuto indifferenziato. Questo sistema a oggi è attivo nel 50% delle utenze milanesi, ma entro il 2019 raggiungerà tutta la città. Un plauso all’impegno dei milanesi nella differenziata da parte di Mauro De Cillis, direttore operativo di Amsa che rileva anche i risultati positivi grazie alle innovazioni al sistema di raccolta differenziata, registrando nella zona nord ovest di Milano deciso calo dei rifiuti indifferenziati (-6,7%) e un significativo aumento delle frazioni riciclabili come carta e cartone (+9,7%), plastica e metalli (+8,7%) e organico (+8,7%). La raccolta differenziata è attiva in 67 mercati comunali, entro il 2019 è prevista l’estensione del servizio al 100 per cento dei mercati.

Manuelita Lupo


 

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