Protesta dei dipendenti di via Bellerio

Nuove proteste da parte dei dipendenti, prossimi al licenziati, della storica sede di via Bellerio della Lega nord.

I protestanti avevano chiesto dei contratti di solidarietà, ma il segretario del partito Matteo Salvini aveva risposto con un secco no. Purtroppo per i funzionari, secondo la normativa sui dipendenti dei partiti politici, non c'è nessuna assicurazione, nemmeno sull'anticipo di credito per la cassa integrazione. Per questo gli ormai ex dipendenti si sono riuniti lunedì 12 gennaio davanti alla  sede di via Bellerio per manifestare e per ottenere qualche diritto in più. È stato dunque chiesto il licenziamento di 71 persone su 71. Uno dei rappresentanti sindacali della Uil ha espressamente richiesto, per l'ennesima volta, dei contratti di solidarietà per i 71 sfortunati, così da far risparmiare più della metà dei 3,5 milioni che si spendono ogni anno per gli stipendi. Immediata la risposta di Salvini a questa provocazione, ha dichiarato, infatti, che incontrerà i dipendenti dicendo che servono sacrifici da parte di tutti, a causa dell'azzeramento del finanziamento pubblico ai partiti. Insomma il sindacato e i lavoratori chiedono a gran voce i contratti di solidarietà ma Salvini non sembra intenzionato a concedere tale privilegio. 
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