IL NEMICO SCONOSCIUTO HA PORTATO VIA LUCIA BOSÈ

La Corona della miss catturata dalla Corona del Virus

Vittima di Corona Virus anche Lucia Bosè, nome d'arte di Lucia Borloni, nata nel capoluogo lombardo il 28 gennaio 1931 e morta a Segovia il 23 marzo 2020. Lucia Bosé era una ragazza molto bella: un metro e settantatré di altezza, occhi e capelli castani e un viso con gli zigomi che la facevano somigliare a una nativa americana così come le indiane che venivano raffigurate nei fumetti della sua giovinezza. Lucia fu commessa in una celebre pasticceria milanese situata in via Victor Hugo, nei pressi del Duomo. Iscritta a sua insaputa al concorso di Miss Italia 1947 che si svolgeva a Stresa, forse con sua stessa sorpresa lo vinse all'età di soli 16 anni. La sua bellezza notevole sì ma non esplosiva come quelle di alcune concorrenti quali Gina Lollobrigida che arrivò terza le fecero conquistare la corona di Miss Italia, che a quell'epoca significava avere la strada spianata per il Cinema, e fu così che la giovanissima Lucia ebbe modo di partecipare al provino di protagonista per il film "Riso amaro", di Giuseppe De Santis, che riuscì a vincere. Ma l'ottusità dei suoi genitori le impedì di interpretarlo, e fu Silvana Mangano ad accaparrarsi il ruolo della mondina, accaparrata a sua volta dal produttore Dino De Laurentiis, che sposò rendendola moglie e madre ma sempre attrice di numerosi film, perché non eccessivamente geloso come lo spagnolo Dominguin, che Lucia Bosé finì per sposare nel 1956 finendo anche di fare l'attrice per 12 anni. Comunque sia fu sempre con De Santis (il quale evidentemente non l'aveva dimenticata) che esordì nel Cinema, con il film "Non c'è pace fra gli ulivi", 1950, dove fu doppiata dall'attrice Lydia Alfonsi. E anche in seguito Lucia venne doppiata da altre grandi attrici, quali Andreina Pagnani, Rita Savagnone, Marzia Ubaldi. Fino al 1956 girò 17 film, per poi sposare il celebre torero Luis Dominguin, che le proibì di continuare a recitare. Lei accettò, fino a quando le continue infedeltà del marito con il quale aveva avuto tre figli le fecero prendere la decisione di separarsene. Tornò al Cinema nel 1968 con il film "Nocturno 29", sebbene per lei il nocturno fosse durato ben 12 anni, e l'anno dopo eccola partecipare al celebre e celebrato film di Fellini "Satyricon". Il suo ultimo film fu "One More Time", nel 2014, quarantottesimo film della sua carriera, che consta anche di sette film televisivi realizzati in Spagna e in Italia. Fra questi ultimi, "La certosa di Parma", 1982, e la terza serie di "Capri", 2010.
Lucia Bosé è stata, e ancora è, presente nell'immaginario collettivo degli italiani, stregati da quella fata che Lucia era tra gli anni '40 e '50, e dal fisico mozzafiato praticamente perfetto. Le vennero attribuiti vari flirt, tra questi quello con Walter Chiari, di sette anni più anziano e suo partner in alcuni film. I due però si lasciarono dopo circa un anno, sebbene sembra che con il passare del tempo Walter rimpiangesse l'ex ragazza di allora, tanto che quando il 20 dicembre 1991 morì di infarto, pare stesse guardando tramite il video registratore una cassetta comprendente una serie di spezzoni cinematografici della ex fidanzatina Lucia. Negli ultimi anni la Bosé amava presentarsi con i capelli resi turchini come quelli di una matura fata che aveva forse avuto in testa per anni il suo principe azzurro che il tempo inesorabilmente trascorso aveva reso blu intenso e quindi nero come l'omonimo principe delle tenebre. Ma ci piace ricordarla ragazza come nell'Italia dell'immediato dopoguerra era stata, e con la corona di reginetta. Perché lei poteva anche procurare un malore, ma di amore. Quell'amore pulito che quell'epoca post-orrore prometteva.


Antonio Mecca

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