"C'è un dolore più forte che perdere l'uomo amato, è doversi convincere che è tutt'altro che quello che credevamo. Doverlo disprezzare è atroce".
Queste parole di Maria Montessori, confidate alla sua allieva e collaboratrice Paola Boni Fellini, si ritrovano nel libro di Paola Giovetti "Maria Montessori. Una biografia", che ripercorre la vita della celebre pedagoga nata a Chiaravalle nel 1870 e morta in Olanda nel 1952. Maria Montessori fu una delle poche donne che alla fine dell'Ottocento riuscirono a frequentare l'Università. a laurearsi a pieni voti e a intraprendere la carriera che il sudato pezzo di carta le consentiva. I sacrifici che queste pioniere del sesso femminile dovettero affrontare furono enormi, a cominciare dalle loro stesse famiglie, che soprattutto dal punto di vista paterno piazzavano loro ostacoli difficili da aggirare. Le madri erano spesso consenzienti, forse perché memori delle proprie speranze naufragate a causa della Società di quel tempo. Eppure spesso le donne sono superiori in intelligenza, volontà, applicazione all'uomo, e capaci di una abnegazione che l'uomo non conosce né apprezza. Ecco quindi che le dure parole di Maria Montessori probabilmente alludenti al suo ex amante Giuseppe Montesano, con il quale fece un figlio ma non una unione legalizzata, assumono qui un senso tutt'altro che oscuro. Oscuro è invece il male che spesso avvolge l'animo umano, che non di rado è quello maschile, incapace di andare al di là delle apparenze e che nell'aldilà spinge con la violenza le donne con le quali ha avuto a che fare. Qui non si vuole celebrare un peana nei confronti delle donne, di certo non tutte da santificate (del resto Agatha Christie affermava che le donne non vogliono essere idolatrate, ma rispettate) né sottomettere gli uomini al rango di carnefici in toto, perché è auspicabile credere che gli uomini siano, nella maggior parte dei casi, buoni e gentili. Ma ciò non toglie che non pochi siano muniti dell'idea preconcetta che le donne debbano essere cosa esclusivamente loro e solo se saranno loro a mollarle allora non ci saranno problemi, altrimenti si formerà dentro di loro come una lava in un vulcano, che erutterà fatalmente travolgendole e bruciandole. C'è però da dire che la donna è alla ricerca di quello che non è, vale a dire di un uomo forte che la faccia sentire appagata per la sicurezza che quest'uomo le dà. Solo che non di rado questa sicurezza è come quella di un'arma da fuoco sbloccata che si trasforma e sforma in forza bruta, in prevaricazione, in sottomissione alla propria volontà. E non c'è niente di peggio che vedere un essere vivente sottomesso da un altro essere.   

Antonio Mecca