Il commercio estero cresce in Lombardia: +4,9% nel primo trimestre del 2022

Il commercio estero cresce, nel 2022, in Lombardia. La regione incrementa ancora il valore delle sue esportazioni: nel primo trimestre 2022 cresce del +4,9% (congiunturale) e tocca i 38,4 miliardi di euro. La crescita tendenziale (+26,3%) è diffusa in tutte le provincie lombarde. Buone performance per tipologie di prodotto e aree geografiche, salvo alcune comprensibili difficoltà per Russia (-5,6%) Hong-Kong (-7,9%) e Ucraina (-26,4%). L’analisi dell’andamento delle quantità scambiate conferma il quadro positivo, con un incremento tendenziale del 22,2%. È quanto emerge dal rapporto di Unioncamere Lombardia sul commercio nel primo trimestre 2022, pubblicato il sito di Unioncamere Lombardia.

Assessore Guidesi: margini di miglioramento per il futuro

“Ottimi risultati anche nel primo trimestre 2022 – ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione LombardiaGuido Guidesi – segno che le aziende lombarde hanno un ottimo posizionamento sui mercati internazionali grazie alla qualità dei prodotti e all’offerta di servizi personalizzati per i clienti esteri”. “Sono altresì convinto – ha proseguito – che a medio-lungo terminesaremo in grado ulteriormente di migliorarci se presenteremo alle aziende lombarde, che ancora non esportano, strumenti di formazione e accompagnamento all’internazionalizzazione”. 
“Questo evidentemente al netto di tutti quei fattori economici e geopolitici che – ha concluso – continuano a limitare il nostro potenziale perché imprevedibili e globali”.

Auricchio (Unioncamere): imprese lombarde sanno adattarsi

“Le imprese lombarde continuano a mostrare una incredibile capacità di adattarsi – ha commentato il presidente di Unioncamere Lombardia e di Assocamerestero, Gian Domenico Auricchio – alle condizioni economiche in continua evoluzione: nonostante fattori negativi esogeni vecchi e nuovi, in particolare le crisi geopolitiche, la locomotiva lombarda continua a procedere. Gli ordini acquisiti sino ad ora hanno sostenuto i livelli produttivi e i flussi di merci verso l’estero, anche se da soli questi dati non bastano a darci un quadro completamente positivo per le incognite su costi e prezzi”.

Settori in crescita per l’export

Il comparto legato ai metalli di base e prodotti in metallo rimane il principale motore della crescita dell’export lombardo (+39,2% tendenziale) con effetti positivi sulla performance della maggior parte delle provincie. Incrementi tendenziali a due cifre si registrano anche per il valore dell’export delle restanti categorie di prodotto a eccezione dei macchinari e apparecchi che si fermano al +6,2%, contribuendo comunque significativamente alla crescita complessiva.

Mercati di destinazione

I flussi verso la maggior parte dei principali paesi di destinazione delle merci lombarde registrano incrementi tendenziali a due cifre. Questo permette di ottenere ottimi risultati verso tutte le aree geografiche di destinazione delle merci lombarde, in primis verso i paesi dell’Unione europea a 27 (+26%), l’America settentrionale (+37,5%) e i Paesi europei non UE (+16,7%) che apportano i maggiori contributi positivi alla crescita complessiva. Mantengono un peso determinante i flussi verso la Germania (+30,3%), la Spagna (+28,2%) e la Francia (+19,3%). Svizzera (+20,6%), Regno Unito (+19%) e Turchia (+18,1%) sono i più importanti tra i Paesi europei non UE27, seguiti dalla Russia con un risultato negativo per questo trimestre (-5,6%).

Crisi russa

L’impatto della crisi russo-ucraina non è pienamente riflesso in questi dati sia perché le sanzioni sono entrate in vigore nel corso del trimestre sia perché vi erano già provvedimenti restrittivi sulla Federazione Russa. Asia orientale a tre velocità, con Cina in crescita moderata (+9,9%) e Hong-Kong in flessione (-7,9%). Giappone (+26,5%) e Corea del sud (+20,3%) in forte crescita.

Export: andamenti provinciali

L’incremento a due cifre interessa tutte le provincie lombarde che mostrano differenze sostanziali in base alle tipologie di prodotto più esportate, fattore che influisce sui risultati complessivi. L’export di metalli di base e prodotti in metallo è determinante per le provincie di Brescia (+45%), Cremona (+52%), Lecco (+37%), Mantova (+45%), Sondrio (+48%) e Bergamo (+33%). Le sostanze e prodotti chimici rivestono particolare importanza per il risultato di Bergamo (+30%) e Pavia (+56%).

Como e Milano in testa verso l’estero per i tessuti

Il commercio estero cresce in Lombardia con prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori danno il maggior contributo positivo alle esportazioni di Como (+41%), Milano (+38%) e Varese (+55%). Per Varese un forte contributo positivo proviene anche dai mezzi di trasporto (+75%). Lodi rimane specializzata nell’export di computer e apparecchiature elettroniche, che registrano un incremento dell’export del 46%. Infine, la provincia di Monza e Brianza deve il risultato positivo principalmente all’export di articoli farmaceutici in fortissima crescita (+111%).

Import e saldo della bilancia commerciale

Il valore delle importazioni cresce del 12,6% congiunturale, più intensamente rispetto a quanto registrato dalle esportazioni (+4,9%), superando i 46 miliardi di euro. Queste dinamiche degli scambi con l’estero determinano il peggioramento del deficit commerciale regionale che, rispetto allo scorso trimestre, raggiunge i 7,9 miliardi di euro.

Pietro Coletti


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