OLIVO BARBIERI IN MOSTRA AD AOSTA

Centro Saint-Bénin dal 15 novembre al 19 aprile 2020

Il Centro Saint-Bénin di Aosta ospita dal 15 novembre al 19 aprile una mostra dedicata al fotografo Olivo Barbieri dal titolo Mountains and Parks. L'iniziativa è organizzata dalla struttura Attività espositive dell’Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta diretto dall'assessore Laurent Vierin.
Saranno esposti oltre 50 lavori in un percorso ventennale che comprende, tra le altre, una serie di grandi immagini fotografiche inedite sulle montagne della Valle d’Aosta realizzate per l’occasione. Per la prima volta, poi, viene presentata la produzione scultorea dell’artista attraverso tre imponenti lavori plastici che occupano l’ala centrale del Centro Saint-Bénin. 
Le opere in mostra ripercorrono la ricerca compiuta da Barbieri dal 2002 al 2019 sottolineando l’attenzione verso le tematiche connesse con il paesaggio e l’ambiente. Le fotografie accompagnano il visitatore nei parchi naturali, siano essi le Alpi (già nel 2012 la Valle d’Aosta era stata oggetto di una specifica indagine), le Dolomiti, Capri rivisitata con i colori della memoria o le cascate più importanti del pianeta. Le sue immagini viste dall’alto, riprese con la tecnica della messa a fuoco selettiva che evidenzia solo alcuni elementi lasciando volontariamente sfocato il resto della scena, hanno inaugurato un nuovo modo di percepire il paesaggio che, grazie all’introduzione consapevole di alcuni “errori” fotografici, ci appare in modo inedito, più simile a un modellino in scala (non manca nemmeno l’uso della pittura digitale) che a un contesto reale. Insieme ai parchi dei ghiacci e dell’acqua, il suo sguardo si estende ai Landfills, le quattro grandi discariche abitate da migliaia di persone e animali del Sud Est asiatico in Thailandia, Indonesia e Malesia. Sono i parchi tematici in negativo, la coscienza sporca dell’Occidente dove si gioca l’equilibrio del pianeta. 
Il paesaggio comprende anche la storia dell’arte dove la messa a fuoco selettiva modifica la percezione di opere ormai metabolizzate con un atteggiamento ironico e dissacrante. 
Spiega Barbieri: “Ciò che mi ha sempre coinvolto nella fotografia è il rapporto di scarto tra la visione dell’occhio e le abilità del mezzo”. 
Accompagna la mostra il video Seascape #1 Night, China Shenzhen 05 del 2006 che fa parte di un progetto artistico in divenire. In questo caso tutto parte da Shenzhen, in Cina, una delle nuove aree economiche vicino ad Hong Kong dove un'intera generazione di cinesi sta per concedersi, per la prima volta da cinquant'anni, un divertimento di massa: fare il bagno in mare al chiaro di luna.

Ingresso 6€.

Cenni biografici - Olivo Barbieri è nato a Carpi (Modena) nel 1954. Frequenta Pedagogia e il DAMS all’Università di Bologna e dal 1971 intensifica il suo interesse per il linguaggio fotografico. Nei primi anni Ottanta inizia la serie di immagini sull’illuminazione artificiale nelle città europee e orientali. Dal 1989 viaggia costantemente in Oriente, soprattutto in Cina, sviluppando una ricerca - ancora in corso - sui temi dei grandi cambiamenti in atto e sulla loro rappresentazione.

Nel 1996 il Folkwang Museum di Essen gli dedica la prima retrospettiva. Dalla metà degli anni Novanta adotta una tecnica fotografica che gli permette di mantenere a fuoco solo alcuni punti dell’immagine.
Noto a livello internazionale, Olivo Barbieri inizia ad esporre nel 1978 alla Galleria Civica di Modena. Da allora le sue opere sono state presentate da istituzioni prestigiose quali: Folkwang Museum di Essen, Museum of Contemporary Art di Cleveland, Moma di San Francisco, Cca di Montréal e Bund 18 di Shanghai. Tra le sedi pubbliche italiane che hanno ospitato le sue personali vi sono la Triennale di Milano, il Mart di Rovereto, il Madre di Napoli e il Maxxi di Roma. È stato invitato cinque volte alla Biennale di Venezia e le sue opere si trovano al Moma di New York, all’International Center of Photography di New York, alla Deutsche Bank, all’UBS Art Collection. Alcune sue immagini sono presenti nella collezione privata di Elton John.


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