Dissolvenza

Di Giovanni Gorla

Dolce il gracidio del ranocchio 
nella liquida solitudine oscura.
Richiamo remoto e attuale.
Mentre mi assopisco
accarezza lieve, continuo,
come ninna nanna ritmata dalla
cadenza monotona e suasiva,
 finché finalmente abbandonato, 
traghetto nella solitudine
dell’incoscienza compiuta, la stessa
che ha sedotto Socrate.