Dissolvenza
- 18 dicembre 2017 Poesia della notte
Di Giovanni Gorla
Dolce il gracidio del ranocchio
nella liquida solitudine oscura.
Richiamo remoto e attuale.
Mentre mi assopisco
accarezza lieve, continuo,
come ninna nanna ritmata dalla
cadenza monotona e suasiva,
finché finalmente abbandonato,
traghetto nella solitudine
dell’incoscienza compiuta, la stessa
che ha sedotto Socrate.