Il Suicida e la sua Vita

Da Céline di Cristina Annino

Le sparerà, nella propria stanza
o silenzio della savana, con tegole
in cima, tenendola stretta al muro,
le insegnerò l'a b c con schiaffi
leggeri, poca importanza. Mai 

la prese un minuto
sul serio; pareva farcita, nel caso 
suo, di gerani, cannella al cacao
e una lingua di discoteche. Anche
spruzzo di genere umano. E l'indossò,
hai visto mai che non sia
un affare? Lei scalciando,
la sentiva circolare nel plasma.

Martedì scorso, non una
parola, neppure il contrario
di pensieri nani. La gira (da dietro 
si spezza la lancetta del cielo);
le comprime il cervello tra quei
binari. Singolare era 
che nacquero insieme. Non ci pensò;
se la stacca di dosso tra terra aria, braccia
fuori, piedi al suolo, per quanto sono
brevi gli schemi umani. E le spara.