Il suo corpo stretto nel velluto della cassa
Di Silvia Caratto
Il suo corpo stretto nel velluto della cassa
non si muove eppure muta.
Se solo si riuscisse a farne una questione tecnica
a non stare sempre lì a domandarsi:
sentirò qualcosa anch'io?
Un presagio delle labbra che si seccano
le costole che franano
i denti che s'inclinano
È ancora un miracolo di cristallizzazione
che ancora non capiamo
e disprezziamo