CHIUDE IL CAMPO NOMADI DI VIA IDRO

La Giunta di Palazzo Marino ha approvato il 17 agosto la delibera che stabilisce la chiusura del campo nomadi di via Idro presente sul territorio comunale dal 1989 e la riqualificazione dell’area, che presenta notevoli complessità sotto il profilo del rischio idrogeologico, delle condizioni igienico-sanitarie e della sicurezza urbana.

Si tratta di un nuovo provvedimento di chiusura deciso dall’Amministrazione comunale, che ha già chiuso il campo nomadi di via Novara nel luglio 2014 e quello di via Martirano nell’ottobre 2014. 
Alle persone presenti nel campo verranno fatte proposte alternative per l’inserimento sociale e lavorativo in attuazione delle Linee guida Rom Sinti e Caminanti e secondo le regole valide per tutti i milanesi, quindi senza canali preferenziali - hanno precisato gli assessori Majorino e Granelli -. Inoltre, seguiremo con particolare attenzione il tema della continuità scolastica dei bambini
Attualmente si trovano in via Idro 25 nuclei familiari autorizzati, per un totale di 97 persone di cui 41 minori. L’insediamento è collocato in un’area a ridosso del fiume Lambro, che l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) annovera tra quelle ad elevato rischio esondazione, rendendo necessaria la messa in sicurezza. Il campo, inoltre, presenta una serie di criticità dal punto di vista igienico-sanitario: tra i rischi per la salute l’Asl ha segnalato, in particolare, quelli infettivi derivanti dallo smaltimento dei reflui organici, data la mancanza di allacciamento alla rete fognaria milanese, quelli di elettrofolgorazione e incendio causati dalle manomissioni all'impianto elettrico. La Polizia locale e la Questura di Milano hanno evidenziato poi un accentuato attrito tra alcune famiglie residenti nel campo, con situazioni di criticità sotto il profilo della legalità, della sicurezza urbana, dell’incolumità pubblica.