IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE
Capolavori da Filadelfia a Palazzo Reale
Claude Monet – Il sentiero riparato
Per
180 giorni, a Milano, sino al 2 settembre, c'è un nuovo museo di Arte moderna:
il Philadelphia Museum of Art si è trasferito, per la prima volta in Italia, a
Palazzo Reale, con una selezione di 50 capolavori: “Impressionismo e
Avanguardie”. Da Renoir a Cézanne, fino Paul Klee, passando per il surrealismo
di Salvador Dalí e Joan Mirò, e ancora i lavori di tre grandi artiste: Mary
Cassatt, Marie Laurencin, Berthe Morisot. Impossibile nominare tutti, la mostra
è un’occasione unica per ammirare le espressioni artistiche dei più grandi
pittori a cavallo tra Otto e Novecento, uno scorcio significativo di storia
dell’arte: opere "provocatorie" allora, oggi tesori inestimabili.
Il percorso è affascinante. In una cornice che valorizza ogni opera e ricrea il
clima di un museo USA, si inizia con i luminosi paesaggi di Monet e altri
maestri, sfilano poi magnifici ritratti e indimenticabili nature morte: Gauguin
che dialoga con van Gogh, e Braque e Matisse. Poche ma potenti le sculture.
"La Mostra inoltre approfondisce il ruolo delle collezioni d’arte moderna,
fiori all’occhiello del Philadelphia Museum - raccontano Jennifer Thompson e
Matthew Affron, curatori della mostra. - Intere eccezionali raccolte di
collezionisti dalla forte personalità". Gli Americani, specie gli abitanti
di Philadelphia, sono stati tra i primi a collezionare gli Impressionisti, sin
dal 1876. Da case private al Philadelphia Museum e ora a Milano: La classe
di danza di Degas, Una sera di carnevale di Rousseau, Cerchi in un cerchio di
Kandinsky, Simbolo agnostico di Dalí, Nella notte di Chagall.
Le didascalie di ogni dipinto, tutte da leggere, hanno un valore speciale:
guidano alla comprensione dell'opera, sia con la sua storia sia s come
composizione. Se ne esce arricchiti, non solo di bellezza.
L’esposizione è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale
e MondoMostreSkira; curatore italiano è Stefano Zuffi. Da non perdere!
Grazia De Benedetti