IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE
Capolavori da Filadelfia
Claude Monet – Il sentiero riparato
Dal
7 marzo, a Milano, per 180 giorni c'è un nuovo museo di arte moderna: il
Philadelphia Museum of Art si trasferisce, per la prima volta in Italia, a
Palazzo Reale, con una selezione di 50 capolavori. Da Renoir e Monet, a
Cézanne, fino alle sperimentazioni di Vasily Kandinsky e Paul Klee, passando
per il surrealismo di Salvador Dalí e Joan Mirò, accanto ai lavori di tre grandi
artiste: Mary Cassatt, Marie Laurencin, Berthe Morisot. Impossibile nominare
tutti, è un’occasione unica per ammirare le espressioni artistiche dei più
grandi pittori a cavallo tra Otto e Novecento, uno scorcio significativo di
storia dell’arte, opere ritenute provocatorie all'epoca, oggi tesori
inestimabili.
Il percorso è affascinante. In una cornice che valorizza ogni opera e ricrea il
clima confortevole di un museo statunitense, si inizia con i luminosi paesaggi
di Monet, ma anche Pissarro, Cézanne, Soutine. Sfilano poi magnifici ritratti e
indimenticabili nature morte: Gauguin che dialoga con van Gogh, e Braque e
Matisse. Poche ma potenti le sculture: L’atleta di Rodin, Il giullare di
Picasso, Il Bacio di Brancusi.
- La Mostra è ancora più notevole perché approfondisce il ruolo delle
collezioni d’arte moderna, fiori all’occhiello del Philadelphia Museum.
-Raccontano Jennifer Thompson e Matthew Affron, conservatori del museo e
curatori della mostra. - La loro peculiarità è di essere donazioni di intere
eccezionali raccolte, caratterizzate dalla forte personalità dei collezionisti.
Gli americani, specie gli abitanti di Philadelphia, sono stati tra i primi
illuminati collezionisti dell’Impressionismo, sin dal 1876.
Da case private al Philadelphia Museum e ora a Milano, dei tesori imperdibili,
come Marina in Olanda di Manet, La classe di danza di Degas, Una sera di
carnevale di Rousseau, Cerchi in un cerchio di Kandinsky, Carnevale al
villaggio di Klee, Simbolo agnostico di Dalí, Nella notte di Chagall.
Un valore speciale si rivelano le didascalie di ogni dipinto, tutte da leggere:
guidano alla comprensione dell'opera, sia con la sua storia sia come
composizione. Se ne esce arricchiti, non solo di bellezza.
L’esposizione, aperta sino al 2 settembre, è promossa e prodotta da Comune di
Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostreSkira; curatore italano è Stefano
Zuffi.
Grazia De Benedetti