La cascina degli ascaritt
I gialli si leggono, in genere, per arrivare alla fine. Non è stato sempre così. Nei grandi autori del passato il giallo aveva dignità di scrittura: agiva in territori originali, indagava realtà e raccontava non solo delitti, ma ambienti e psicologie. Poi si è via via imposta una sorta di lettura che chiedeva solo azione e sorpresa senza troppo badare alla valenza formale. Ebbene questa collana cerca di seguire un percorso intermedio che proponga pagine sì ricche di intrighi, avventure e colpi di scena, senza scendere alla brutalità e al volgare, ma impreziosite da una stesura pregevole e sempre attenta al risultato artistico.
LA CASCINA DEGLI ASCARITT
Questa è la nona inchiesta del Commissario Dondina, personaggio nel quale i cultori del giallo possono ritrovare l’archetipo del celebre Maigrett di Georges Simenon. Un poliziotto deciso e manesco, dotato di un’intuizione particolare, di un coraggio e di una forza fisica da farsi temere più che rispettare dai malavitosi. Le società cambiano. Nella Milano di fine ottocento i modi di vita, i servizi, i trasporti... tutto era diverso da oggi. Ma gli uomini no, i balordi, i malavitosi, i maniaci, insomma il male vibrava anche lì dove i vestiti davano una considerazione diversa. Un racconto che non lascia respiro, gli eventi incalzano coinvolgendo i personaggi in un’atmosfera misteriosa che ha una sua particolare attrattiva.