10 FEBBRAIO: IL GIORNO DEL RICORDO
- 08 febbraio 2020 Cronaca
Delle vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati
Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei Diritti
Umani in occasione del Giorno del ricordo, 10 febbraio, istituito con la
legge 30 marzo 2004 n. 92, intende promuovere azioni didattiche e/o
laboratori finalizzati a «conservare e rinnovare la memoria della
tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo
dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo
dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale» (legge
30 marzo 2004 n. 92, art. 1 c. 1).
Pulizia etnica sulla popolazione inerme, torture e violenze di ogni
tipo contro donne, bambini, vecchi e adulti, colpevoli unicamente di
essere Italiani, hanno funestato e insanguinato le province dell’attuale
confine orientale, costringendo molti connazionali ad abbandonare le
proprie case.
Il fenomeno dell’esodo ebbe inizio dalla fine della seconda guerra
mondiale e si protrasse nel decennio successivo. Si calcola che i
giuliani (in particolare istriani e fiumani) e i dalmati italiani
emigrati dalle loro sedi corrispondano a un numero oscillante tra le
250.000 e le 450.000 persone circa; infatti fu un avvenimento così
vistoso da determinare lo smistamento in quasi tutte le regioni italiane
di migliaia di profughi in 109 centri di raccolta ricavati spesso da
edifici in disuso e insediamenti al limite della tollerabilità.
Non sempre l’integrazione tra i nuovi arrivati e gli “autoctoni” fu
semplice a causa di discriminazioni di carattere politico, anche quando
ogni forma di ideologia avrebbe dovuto tacere di fronte al disagio di
bambini, donne e anziani che, in molti casi, erano anche completamente
estranei alle accuse mosse.
Il Coordinamento propone alle scuole secondarie di secondo e primo
grado di consultare e leggere le testimonianze degli esuli giuliano –
dalmati per problematizzarle e contestualizzarle in classe.
“Siano la carità e la nonviolenza a guidare il modo in cui ci
trattiamo gli uni gli altri nei rapporti interpersonali, in quelli
sociali e in quelli internazionali” (Papa Francesco, messaggio in
occasione della Giornata mondiale della Pace del 2017).
Romano Pesavento
Presidente CNDDU