Arriva “Where are u”
- 01 luglio 2015 Cronaca
L’app “silenziosa” contro le violenze sulle donne
Panico, paura, situazione nella quale spesso le donne e non solo loro, sono in trappola soggiogate ad aguzzini che hanno diversi volti: mariti, compagni, ex, ma anche padri o parenti. Non sempre si può chiedere aiuto ad alta voce neppure con un telefono e molto spesso la velocità nella richiesta d’aiuto è determinante per chi, in quei terribili attimi, ha bisogno. Nasce proprio da qui la “silent call” o “chiamata silente”, insomma, un vero e proprio invito a “Non rimanere in silenzio” che rappresenta la nuova e rivoluzionaria funzione dell’app “Where are u” sviluppata dall’Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) di regione Lombardia in collaborazione con Onda (l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna). L’applicazione è legata alle centrali del numero unico di emergenza (Nue) 112 della Lombardia. Il sistema satellitare gps, questa è l’altra novità, localizzerà esattamente la posizione della vittima rendendo più rapidi e precisi i soccorsi.. Quest'app l’abbiamo definita un’applicazione di sicurezza pubblica per la sua funzione pubblica. - ha spiegato Alberto Zoli, direttore generale Areu durante la presentazione del nuovo servizio lo scorso 30 giugno alla Prefettura di Milano – Permette di essere messi in contatto con le Forze dell’ordine, il soccorso tecnico o il soccorso sanitario. Un servizio di successo che, già con la versione originale lanciata lo scorso anno, ha dato luogo a oltre 70mila download. Milano è un modello per altre città, questa è un’iniziativa importante - così l’ha definita il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca - perché tocca un settore delicato, quello delle violenze silenziose che spesso rimangono occulte e per le quali occorrono strumenti, questi sono stati trovati e hanno due compiti: proteggere e tutelare le fragilità. Donne, ma anche anziani o giovani, chiunque fosse in difficoltà anche per motivi di salute sull’intero territorio della Lombardia, può chiedere aiuto. Basta scaricare sulla home page del proprio smartphone (con Android, iOS e Windows) l’applicazione “Where are u” gratuitamente dal sito www.areu.lombardia.it . Per essere perfettamente localizzati occorre registrare i propri dati fornendo esattamente l’indirizzo. La privacy sarà tutelata, poiché nome e cognome compariranno solo in caso di chiamata d’emergenza. Una tutela in più con questo servizio soprattutto per le donne verso le quali il numero di violenze è considerevole. Secondo i dati forniti dai centri e servizi antiviolenza convenzionati con il Comune di Milano relativamente al 2014, nella sola città di Milano i casi di violenza sono stati circa 1.500, di cui il 62% italiane e il 38% straniere, della fascia d’età tra i 30 e 49 anni (51%). Imputata la figura del coniuge (39%), del partner (17%) o del convivente (18%). Le violenze si ripercuotono in maniera pesante sulle donne - ha dichiarato Francesca Merzagora Presidente di Onda - sul loro profilo fisico e psicologico che può sfociare in episodi di depressione o peggio in suicidi e se poi la violenza è avvenuta nel corso di una gravidanza essa si ripercuoterà sul bambino e sul suo futuro. Infine, è in fase di creazione un’altra app che sarà collegata a “Where are u” e sarà dedicata alle vittime di stalking o maltrattamenti già segnalate alle Forze dell’ordine. Esse avrebbero la precedenza sui soccorsi rispetto ad altre chiamate, sarebbe una tutela prima che “succeda l’irreparabile”.
Manuelita Lupo