Da Quarto Cagnino a Quinto Romano, a lezione di “Storia”
- 03 ottobre 2017 Cronaca
Con la prima “lezione” a Quarto Oggiaro-Vialba, ha preso il via la “Scuola di Periferie”.
«Mi sono accorto che non solo gli stranieri, ma anche i miei concittadini dormono, nel deserto, per così dire, dell'ignoranza e non conoscono le meraviglie di Milano». Potrebbe essere una frase dell’oggi, ma lo scriveva già nel 1288 Bonvesin da la Riva (Le Meraviglie di Milano), quando Milano si estendeva in quello che oggi è il “Centro storico”. Allora, ci vien da pensare che il “non conoscere” deve essere un po’ nel “dna” di noi milanesi. Ma, noi conosciamo i territori nei quali dimoriamo, la loro storia, che poi è anche la nostra?
Avrete sentito nominare Affori, Baggio, Bovisa, Chiaravalle, Crescenzago, Dergano, Gorla, Greco, Lambrate, Lorenteggio, Musocco, Niguarda, Precotto, Quarto Cagnino, Quinto Romano, Rogoredo, Turro, Vigentino, Trenno e tanti altri. Milano si è espansa negli ultimi due secoli annettendo i Comuni circonvicini, che sono divenuti le sue “periferie”. Però, «le periferie sono sempre associate ad aggettivi negativi. Sono considerate desolanti, alienanti, degradate, brutte. Proviamo invece a guardarle con occhio positivo, a cercare quel che c’è di sano. Le periferie sono ricchissime di una bellezza umana e spesso anche di una bellezza fisica, che è nascosta, che emerge qua e là» (Renzo Piano), come ben rappresentato nel libro “Antichi borghi della periferia milanese” (autori Riccardo Tammaro e Roberto Visigalli), un agile fotoracconto delle testimonianze pervenute sino ai nostri giorni di 70 borghi della periferia milanese.
Allora, le periferie milanesi, spesso bistrattate, anche abbandonate, ma pochissimo conosciute, che caratteristiche hanno? Hanno ancora una identità? Un aiuto alla comprensione può essere offerto da decine di libri, scritti da “storici” locali, ma la cui conoscenza rimane circoscritta ai singoli territori, ove rimangono un po’ dimenticati nelle relative biblioteche. Invece, devono diventare patrimonio “cittadino” e consapevolezza diffusa, costituendo il fondamento storico di riferimento delle cosiddette nuove “centralità”.
In relazione a ciò, nella più ampia iniziativa “Scuola di Periferie”, due prime “lezioni” di “Storia delle periferie” avranno luogo a San Siro (Biblioteca Harar-Via Albenga 2, ingresso libero) in collaborazione con il centro studi ConMilanoOvest e l’associazione culturale Il Giuscano-Figino, a partire dai relativi libri e con immagini e documentazioni storiche:
- Sabato 14/10, ore 10.30: “Da Quarto Cagnino a Quinto Romano”;
- Sabato 25/11, ore 10.30: “Il "millennio" di Figino e Trenno.
Un’occasione per scoprire una Milano, una Periferia che non ti aspetti.
Bruno Volpon
proiezione Associazione culturale Il Giuscano-Figino