EDUCAZIONE: DENTE DANTE, IL PROGETTO PILOTA PER INSEGNARE AI BAMBINI LE REGOLE DI UNA CORRETTA IGIENE ORALE
- 05 agosto 2017 Cronaca

A portare il sorriso sui visi dei bambini che quest’estate hanno frequentato i centri estivi del Comune di Milano, che fino al 25 luglio hanno animato di giochi, sport e divertimento le 41 sedi distribuite su tutto il territorio cittadino, hanno contribuito molte cose: le nuove amicizie e le sessioni musicali, i tornei di basket e i laboratori di pittura, i balli in compagnia e i tuffi in piscina, e anche una preziosa e divertente occasione per imparare le regole di una corretta igiene orale.
Circa 500 bambini tra i 6 e gli 11 anni hanno infatti partecipato a Dente Dante, il progetto sperimentale ideato e avviato quest’estate da Palazzo Marino in nove centri estivi - uno per ogni Municipio - per insegnare ai più piccoli come prendersi cura della salute dei propri denti e della propria bocca in modo giocoso ed efficace. Con quale frequenza è necessario usare spazzolino e dentifricio? Si possono mangiare dolci ogni volta che si vuole? Qual è lo spuntino ideale per spezzare la fame a metà giornata? La risposta a tutte queste domande si trova sulle coloratissime figurine adesive che i bambini hanno attaccato sul proprio diploma Junior Master Dent, guadagnato dopo una mattinata di giochi formativi, quiz, disegni e lezioni per imparare a lavare i denti a un simpatico drago di peluche.
Anche quest’anno il servizio ai bambini e alle loro famiglie assicurato dai centri estivi del Comune si è concluso con un nuovo bagaglio di esperienze positive, amicizie e progetti che si sono concentrati sull’educazione alla salute - ha affermato la vicesindaco e assessore all’Educazione, Anna Scavuzzo - sia grazie alla particolare attenzione dedicata all’attività sportiva e all’educazione alimentare con l’introduzione di frutta a metà mattina, sia grazie al progetto sperimentale di prevenzione odontoiatrica Dente Dante che vorremmo presto diffondere nelle scuole. A tal fine abbiamo consegnato un questionario alle famiglie dei bambini che vi hanno partecipato, in modo da valutarne le abitudini e le conoscenze in tema di igiene orale e così studiare al meglio le modalità per diffonderne e migliorarne l’applicazione.
Redazione