LE PAROLE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIUSEPPE CONTE

La conferenza stampa di mercoledì 3 giugno

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è tornato a parlare in conferenza stampa. Queste le sue parole: “A distanza da circa un mese dal 4 maggio, i numeri, possiamo dirlo con relativa prudenza ma con chiarezza, sono incoraggianti.  Colgo un rinnovato entusiasmo, c’è grande attenzione per questa socialità ritrovata: giustissimo, ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo settimane di sacrifici ma è bene ricordare sempre che, se siamo tra i primi Paesi dell’Unione Europea che può permettersi di riavviare le attività, è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci sono distanziamento fisico e uso, ove necessario, delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza.  Ora bisogna concentrarci sul brand Italia nel mondo: in tutti questi mesi la bellezza dell’Italia non è mai andata in quarantena”.
“Dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica e sociale. Ci rendiamo conto dei ritardi, ci rendiamo conto che ci stiamo confrontando con una legislazione che non era affatto pronta a erogazioni così generalizzate. Di questi ritardi ho chiesto già scusa e stiamo intervenendo per pagare più velocemente bonus e ammortizzatori sociali”.
“Questa crisi deve essere un’occasione per superare i problemi strutturali e ridisegnare il Paese”.
“Abbiamo un’occasione storica: la commissione Ue, grazie anche al sostegno dell’Italia, ha messo in campo una proposta. Noi dovremo cogliere questa opportunità e saper spendere bene questi soldi. Sul progetto di spesa che sapremo realizzare si misurerà la credibilità non solo del governo ma del sistema Italia”.
“Stiamo lavorando a questo piano di Rinascita, questo recovery plan. Dovremo lavorare su innovazione, banda larga per tutto il Paese“.
“Dobbiamo puntare forte come mai in passato sul diritto allo studio”.
“Chiedo a tutte le forze politiche di collaborare sulle riforme già in cantiere in Parlamento”.
“Dobbiamo lavorare meglio per sostenere le imprese, dobbiamo lavorare sull’inclusione e contrastare le diseguaglianze. Il progetto è impegnativo ma la somma che metterà l’Ue a disposizione dell’Italia non potrà essere considerata un tesoretto di cui potrà disporre il governo di turno. Sarà una risorsa a favore del sistema Paese, di cui il governo si fa carico”.
“Convocherò a Palazzo Chigi tutti gli attori, le parti sociali, dobbiamo fare presto. Intendo convocare presto a Palazzo Chigi, i principali attori del sistema Italia: parti sociali, categoria e altre personalità”.
“Chiederemo di partecipare sicuramente al progetto Sure e parteciperemo al progetto Bei. Per quanto riguarda il Mes, come ho già detto, quando avremo tutti i regolamenti lì porterò in Parlamento e con il Parlamento decideremo. Ricordo che è un prestito, vanno valutate una serie di previsioni inserite nel regolamento”.
“Occorre una seria riforma fiscale. Il nostro fisco è iniquo e inefficiente e su questo stiamo lavorando”.

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