Milano cresce con le imprese
- 02 ottobre 2016 Cronaca
Si sta delineando ormai sempre più decisamente il ruolo di Milano e della
sua regione nel mantenere agganciata l’Italia intera al resto del mondo
avanzato, nel processo di globalizzazione.
Perché quello milanese è il sistema culturale, istituzionale ed economico-commercial-industriale, più efficiente a livello nazionale, e perché la competitività di questa realtà, soprattutto sul versante del mondo giovanile, mostra di funzionare. Qui per i giovani si ha, a livello europeo, il miglior rapporto costo/qualità, quanto alle opportunità di conoscenza, di lavoro, di socializzazione. Si prevede, nei prossimi 20 anni, l’insediamento di 125.000 nuove famiglie composte soprattutto da giovani.
Milano attualmente conta 9 università – 13 in totale in Lombardia - con
260.000 allievi dei quali 13.000 stranieri. Logico supporto, la rete culturale di 68 musei e di 128 gallerie. Con 16.000 associazioni è la capitale del
volontariato. Sotto la Madonnina operano un terzo delle multinazionali in
Italia, 3.300 imprese con 280.000 dipendenti che generano un fatturato di 170 miliardi di euro l’anno.
Se gli occhi del mondo vedono principalmente moda, design, agroalimentare, tecnologia quali segni distintivi della città, bisogna ricordare che l’impresa – pur dopo la chiusura delle grandi fabbriche – è ben presente: 250 medie (da 50 a 500 dipendenti) e 123 grandi (oltre i 500 dipendenti). Per citare, Monaco ha solo 61 aziende di queste dimensioni, Barcellona 25.
Milano vive una stagione importante che alcuni definiscono un nuovo Rinascimento: tra le sue più recenti “conquiste” il Centro studi sull’alimentazione, Human Technopole, la free tax area in zona Expo. Probabile l'acquisizione dell’Agenzia europea del farmaco.Il governo mostra di averlo compreso. In occasione della firma del Patto per Milano, del valore di 2 miliardi e mezzo di euro, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ricordato che “Milano accompagnerà per mano l’Italia sulla via della ripresa”. Va detto, al proposito, che abbiamo sempre auspicata una legge speciale per Milano, ed ora si è tradotta, come primo passo, nel Patto.
Achille Colombo Clerici