Nuovo polo d'attrazione per la ricerca dopo l'Expo

L’incontro del 23 luglio a Palazzo Chigi ha determinato un passo avanti importante rappresentato dal coinvolgimento sempre più concreto del Governo, dell’Agenzia del Demanio e di Cassa depositi e Prestiti per la destinazione dell’area di Rho-Pero nel post Expo. Il 50% dell'area diventerà un parco pluritematico d'intrattenimento; un'altra parte diverrà un campus universitario. Si andrà poi avanti sull’housing sociale con la destinazione di un numero rilevante di appartamenti per studenti, professori e ricercatori. Parte dell’area potrà essere destinata a un polo tecnologico dove trovino sede aziende private nazionali e multinazionali. È interessante anche la possibilità di trasferirvi sedi di uffici della pubblica amministrazione.

Queste le parole del sindaco Giuliano Pisapia al termine dell’incontro a Palazzo Chigi dei soci di Arexpo con i rappresentanti del Governo per discutere del ‘post-Expo’, che ha poi così concluso: È importante  che i soci di Arexpo, a partire dal Comune e dalla Regione Lombardia, condividano al più presto quali siano le soluzioni migliori per evitare il degrado dell’area di Expo nei mesi necessari per riconsegnare l'area libera dai padiglioni temporanei. Sicuramente utili saranno le iniziative, in  parte già programmate, di Cascina Triulza, padiglione della società civile, di Children Park e del padiglione Italia.

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