Periferie, niente “scorrerie”

Oggi bisogna salvare le periferie, i prossimi trent’anni devono essere destinati a trasformare le periferie in città, perché se non lo facciamo sarà la barbarie.. Più chiaro di così non poteva essere l’appello che l’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha rivolto anche a docenti e studenti del Politecnico di Milano in occasione dell’apertura del 152° anno accademico dello scorso ottobre.

“Ossessione” o “lungimiranza”? Perché delle due l’una: o Renzo Piano è un fanatico, un fissato e, allora, lasciamolo perdere; oppure è uno che alza lo sguardo e riesce a vedere oltre il proprio naso e, allora, sarebbe buona cosa ascoltarlo.
Barbarie – Ma la situazione è così grave, c’è davvero un pericolo barbarie? I gravi incidenti accaduti negli ultimi anni nelle periferie di altre metropoli europee, da Parigi a Londra a Stoccolma, sembravano non riguardare una città come la nostra Milano “con il cuore in mano”. Eppure, quello che sta accadendo in numerosi quartieri popolari è ben oltre l’emergenza, segno evidente che Milano non è tutta uguale, che bisogna provvedere con modalità diverse, corrispondenti alle specifiche necessità. Altrimenti, il rischio  è che le periferie diventino solo il terreno per nuove “scorrerie” (e non aggiungiamo altro!).  

Area P – Per questo abbiamo più volte detto che, come è stato fatto per l’Area C – «C» come Centro – bisogna dedicare la stessa attenzione all’Area P: «P» come Periferia, vista nel suo insieme, per i suoi vari aspetti problematici, ma anche propositivi. 
Da questo punto di vista, è opportuno evidenziare che le periferie sono ricche di energie e di capacità di proposta. Ma il problema è la “frammentazione” – ed anche un certo ”autoreferenzialismo” – con il quale spesso ci si muove sia nel versante del mondo associativo, che in quello istituzionale. 

8a Convenzione – In tale contesto si colloca l’8a Convenzione delle Periferie di Milano (martedì 25 novembre 2014, ore 17,30 - Urban Center di Milano), promossa da Consulta Periferie Milano. “Volontariato e progettazione partecipata” sarà il tema del confronto tra chi opera nel concreto delle periferie milanesi ed i vari interlocutori cittadini, al quale porteranno  il loro contributo Marco Granelli (Assessore al Volontariato, Comune di Milano), Sebastiano Citroni (autore della ricerca “Associazioni a Milano”), Marco Pietripaoli (Direttore Ciessevi-Centro Servizi Volontariato).

La sfida – Ma, le periferie dalle mille risorse saranno capaci di “fare sistema”? 
Oppure continueranno a essere “luoghi sconosciuti, luoghi marginali e tenuti ai margini, in una Milano che è un operoso alveare, con tante celle che non comunicano tra di loro. Una Milano che non fa sistema” (Indagine Ipsos)?

Walter Cherubini
Consulta Periferie Milano 
www.periferiemilano.it

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