Tra i servizi offerti, accanto a badanti, baby-sitter (anche condivise), educatori, operatori sanitari, collaboratori domestici e assistenti sociali, sul sito si troveranno anche tapparellisti, svuota cantine, fabbri, vetrai, stiratrici, sarte, catering, acquisto e consegna di spesa e farmaci a domicilio.
Ma anche servizi che migliorano la gestione del tempo e della vita quotidiana come pet e flower sitter, musicoterapia e arte terapia, fotoceramica, tecarterapia, lettura a domicilio e consulenza filosofica.
Dal Piano di Sviluppo del Welfare al nuovo sistema di assistenza domiciliare che riorganizza gli interventi per dare più servizi a più persone. Il percorso di riforma di una delle aree più importanti delle Politiche sociali – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – tocca oggi la sua tappa più importante.
Per dare ulteriori punti di riferimento saranno aperti due sportelli territoriali, uno in via Capuana 3 a Quarto Oggiaro, l’altro in corso San Gottardo 41, oltre allo sportello del servizio Curami già attivo con sede al PAT.
In questi spazi, operatori specializzati faranno conoscere ai cittadini i servizi, orientandoli e accompagnandoli verso le soluzioni più adatte ai loro bisogni. Negli spazi WeMi gli operatori favoriranno l’erogazione in forma condivisa dei servizi: una o più baby sitter condivise tra più bimbi di uno stesso quartiere o scuola, assistenti familiari condivise tra abitanti di uno stesso condominio, servizi di welfare condivisi tra i lavoratori di un’azienda.
Chiunque potrà entrare nel sistema WeMi con la sua proposta professionale o a titolo di volontariato relativamente ai 300 servizi di diversa tipologia suddivisi per diverse macro aree d’intervento:
1)Sostegno alla famiglia;
2)Benessere della persona;
3)Socializzazione e condivisione;
4)Gestione delle attività domestiche.
Ruggero Biamonti.