La parola ai lettori. Lettere da Antonio (2)
- 03 maggio 2018 Cronaca Voci della Città
Pensieri moltiplicati dal verde dell’Orto - 2 -
Caro
Davide, in questi momenti mi sei vicino pronto a pizzicare le corde della tua
chitarra per donarmi note in accordo ai miei sentimenti e, io giuggiolone,
dimentico l'Orto e canticchio Michellemà (Michela mia) la donna che riesce a
liberarsi dai turchi che l'avevano rapita sul litorale campano (1650); sono già
nel 1839 con l'impegno di Gaetano Donizetti a musicare Ti voglio bene assaje,
la prima canzone moderna napoletana, scritta dal poeta Raffaele Sacco; seguono
Santa Lucia (1848) e Funiculì Funiculà scritta nel 1880; poco dopo il poeta ci
regala Era di maggio e Marechiaro. Un po' di allegria? Ed ecco E spingole
frangese. E siamo al 1898 con O sole mio. L'autore è il grande Salvatore Di
Giacomo, mentre Stellato scrive i versi di Levete 'a cammisella. Nel 1887, a
ricordo del suo soggiorno a Napoli, Gabriele D'Annunzio scrisse 'A vucchella,
musicata da Tosti e che sarà cantata anche dall'insuperabile Caruso, nel
1904..... Dammilo e... pigliatillo nu vase piccirillo comm 'a chesta
vucchella...che pare una rusella nu pocorillo, appassiunatamente!
Dopo la prima guerra mondiale la grande emigrazione trovò in E. A. Mario il suo
massimo poeta con Santa Lucia Partono i bastimenti per terre assaie luntane
cantono a buorde e so' napolitane. (la e non si pronuncia).
Nonno Antonio