4 Marzo: Assassinato il sindacalista Giuseppe Muscarella

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del 4 marzo, ricorrenza in cui è stato assassinato nel 1976 a Mezzojuso in provincia di Palermo il sindacalista Giuseppe Muscarella intende ricostruirne la storia attraverso l’elaborato di Uljanov Piotr Walter Migale della classe I sez. D del liceo scientifico Filolao di Crotone. 

“Giuseppe Muscarella è stata una delle tante vittime innocenti della mafia; vissuto a Mezzojuso in provincia di Palermo, era sindacalista del PCI e dirigente dell’alleanza coltivatori. Negli anni ‘70 decise di opporsi alle cosche malavitose che vendevano i fertilizzanti a 18.000 lire al quintale. Di concreto organizzò una campagna per acquistare i fertilizzanti a 10.800 lire rompendo così il monopolio delle cosche. Nella notte del 4 marzo del ‘76 venne ucciso con due colpi di pistola alla schiena e il suo cavallo impiccato. Gli uomini valorosi come Muscarella che si sono opposti con coraggio ai poteri criminali a costo della vita sono stati numerosi e spesso dimenticati. Il conflitto tra poteri criminali ed eroi annientati e dimenticati esiste da quando esiste il mondo. Le organizzazioni criminali dei nostri tempi rappresentano un vero e proprio handicap per il futuro di intere generazioni, perché sconfiggere i fenomeni di malavita organizzata significa avversare la cultura mafiosa che è nei territori in cui i mafiosi operano. Il lavoro da fare è quello di coinvolgere i ragazzi, nelle scuole, in famiglia, nei centri sociali mediante percorsi di educazione alla legalità. Tocca a noi ragazzi crescere e maturare con la consapevolezza che il fenomeno della criminalità organizzata è il male peggiore della società e va categoricamente contrastato attraverso l’educazione, attraverso la cultura, attraverso la conoscenza e attraverso l’amore per il proprio territorio.”

È un obbligo morale commemorare le vittime innocenti di mafie come Giuseppe Muscarella ma non solo, perché il numero degli innocenti scomparsi purtroppo è lunghissimo e sarebbe giusto conservare la memoria dei nostri concittadini. 

È fondamentale ricordare nelle aule scolastiche le tante tragiche storie di uomini e donne semplici e straordinari che con il loro esempio ci tramandano i valori della cittadinanza responsabile.

Il CNDDU invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al CNDDU che li renderà visibili sui propri canali social (email: coordinamentodirittiumani@gmail.com)

Romano Pesavento Presidente CNDDU

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